Non ci sono più treni per tornare a casa, così decidono di rubare uno scooter: tre minorenni denunciati
Due ragazzi di 15 e 17 anni di Saronno devono rispondere dell'accusa di furto in concorso due saronnesi di 15 e 17 anni. Un terzo è stato rintracciato successivamente.
Denunciati tre minorenni di Saronno che, nella notte tra lunedì 26 e martedì 27 agosto 2024, hanno tentato di rubare uno scooter a Como. Bizzarra la loro giustificazione: "Non c'erano più treni per tornare a casa...".
Tre minorenni rubano uno scooter e poi scappano
La Polizia di Stato, ieri notte, ha denunciato per furto in concorso due saronnesi di 15 e 17 anni, identificandone un terzo, rintracciato successivamente, per aver rubato in zona Camerlata/Varesina uno scooter dal cortile condominiale di un palazzo. Verso le 4 della scorsa notte, le volanti sono intervenute in zona via Varesina visto che al 112 erano stati segnalati tre ragazzi intenti ad armeggiare vicino ad uno scooter. L’arrivo improvviso delle auto della Polizia sul posto, a riscontro di una capillare presenza sul territorio, ha provocato la fuga dei tre in direzione via Paoli, lasciando sul posto il motorino.
Denunciati
Sono bastati pochi istanti perché gli agenti rintracciassero due dei tre ragazzi che, fermati, sono stati identificati per i due saronnesi minorenni. Negli indumenti intimi del 17enne è stato trovato un coltello a serramanico e, mentre proseguivano le ricerche del terzo soggetto che nel frattempo si era dileguato, i due sono stati accompagnati in Questura. Una seconda volante nel frattempo provvedeva ad assumere la testimonianza di un cittadino, che svegliato dai rumori aveva visto tutta la scena dal balcone della sua abitazione e aveva allertato il 112 – raccogliendo nel contempo le esatte descrizioni fisiche e l’abbigliamento dei tre ragazzi. E’ stato rintracciato quindi il proprietario del motorino, residente in via Varesina, che non si era accorto del furto, al quale gli agenti hanno riconsegnato il mezzo. In Questura nel frattempo, i due minorenni sono stati identificati, denunciati in stato di libertà per furto in concorso e riaffidati ai genitori, fatti arrivare a Como per riprendersi i propri figli. La medesima sorte è toccata al terzo soggetto, successivamente rintracciato e denunciato per lo stesso reato.