Sorpresa

Nella casa svaligiata dal ladro trovano una piantagione di marijuana

La scala rubata in un cantiere, l'appartamento svaligiato e una serra con piante alte un metro

Nella casa svaligiata dal ladro trovano una piantagione di marijuana
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Derubato dai ladri, denunciato dai carabinieri. Non poteva andare peggio per un 40enne dell'Alto Varesotto.

Intervengono per un furto, trovano una piantagione di marijuana

L'episodio risale al 19 aprile quando i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Luino erano intervenuti in un cantiere edile dopo una segnalazione di furto. Roba da poco, una scala, che i militari hanno rapidamente individuato appoggiata al muro esterno di una casa vicina, proprio a ridosso di una finestra del secondo piano dell’immobile che presentava i vetri infranti.

Chiaro quindi che il primo furto, della scala,  potesse essere strumentale a quello nell’abitazione. Con la speranza di poter trovare ancora i ladri all'interno e di coglierli in flagranza di reato, i militari hanno deciso di entrare nell'abitazione usando la stessa scala posizionata dai ladri.

Sorpresa in casa

Già sull'uscio della finestra, i carabinieri hanno trovato una scena un po' diversa da quanto pensavano. Insieme a un apparente disordine generale compatibile con quello di una casa rovistata dai ladri, hanno subito avvertito un singolare rumore di ventilazione forzata e un forte e inconfondibile odore di marijuana.

Nell’immediatezza, gli operanti hanno deciso così di entrare, trovandosi difronte non solo ad un avvenuto furto di lieve entità fatto da presunti “topi d’appartamento”, ma anche ad una scena inconsueta poiché, all’interno di una camera da letto, era presente una vera e propria serra domestica con diverse piante di marijuana alte già circa un metro.

Derubato e denunciato

Gli operanti, nel contesto così di un sopralluogo per furto, hanno rintracciato il singolare “agricoltore” casalingo al fine di procedere penalmente nei suoi confronti con una denuncia a piede libero e sequestrare contestualmente lo stupefacente, su cui saranno operati gli accertamenti di rito sul contenuto di principio attivo, insieme all’intera struttura, costruita con tutto il necessario in termini di illuminazione artificiale, ventilazione e riscaldamento, all’interno di un box telato.

L’eventuale responsabilità della persona denunciata dovrà essere naturalmente dimostrata nel corso delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Varese.

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