Nei bidoni dei rifiuti anche le carcasse di un barboncino e di un puledro
L'assessore: "In corso tutti gli accertamenti necessari per risalire a questi str..."
Rifiuti domestici, mobili, materiali edili, l’immancabile e pericolosissimo eternit e, ultime, persino le carcasse di un barboncino e di un puledro. continua la lotta agli abbandoni di rifiuti per le strade di Tradate.
Tradate, ancora discariche abusive
Anche le ultime settimane sono state da "bollino nero" sul fronte degli abbandoni di rifiuti sul territorio di Tradate. I punti sono sempre i soliti: via Cappuccini e via Calabria per quanto riguarda gli abbandoni più voluminosi. Zone periferiche, al margine dei boschi o dei campi agricoli, lontane da occhi "indiscreti". In via Cappuccini è stato trovato, e rimosso, di tutto. Compresa della lana di roccia che, trattandosi di un rifiuto speciale, ha reso necessaria la chiamata a una ditta specializzata, come quella fatta intervenire poi per via Calabria dove a lato strada sono state trovate varie lastre di eternit.
Per quanto riguarda la prima discarica abusiva, però, l’abbandono non resterà impunito, assicura l’assessore all’Ecologia Vito Pipolo:
"L’analisi dei rifiuti recuperati e le indagini degli agenti della Locale hanno permesso di risalire a due nominativi, uno di Cassano Magnago e l’altro di Abbiate. Sono stati sanzionati ed entrambi saranno denunciati all’Autorità Giudiziaria per abbandono di rifiuti speciali".
Tra i rifiuti anche le carcasse di un barboncino e un puledro
Il cestino di via Zini. Dentro, il corpo senza vita di un barboncino
Il bidone al cui interno è stata trovata la carcassa dei un puledro
Oltre ai materiali edili, non sono mancati due recuperi decisamente più macabri. In un cestino di via Zini, segnalato da cittadini e residenti per il cattivo odore e la presenza di mosche, è stata trovata la carcassa di un barboncino. Situazione simile, per certi versi, in via Colombini dove all'interno di un bidone del vetro qualcuno aveva infilato la carcassa di un puledro.
"Abbiamo subito consegnato la carcassa del barboncino ad Ats Insubria per lo smaltimento e, prima di tutto, per verificare la presenza o meno del chip. Quello sarebbe cruciale per risalire al proprietario".
Indagini in corso anche sulla carcassa del puledro recuperata in via Colombini. In questo caso il minor numero di potenziali proprietari potrebbe aiutare a stringere il cerchio.
"Credo che mai il livello di inciviltà e degrado abbia raggiunto questi livelli in città - conclude l'assessore - Sono in corso tutti gli accertamenti per risalire a questi stronzi".