Negozi, ristoranti e pub aperti: le ipotesi in campo del Decreto Natale
Non sarà un Natale in lockdown ma nemmeno un "liberi tutti"
Il 3 dicembre scadrà in DPCM in vigore, e con le festività natalizie e l'importante impatto che queste hanno solitamente sul commercio, ci sarebbero diverse ipotesi sul tavolo del Governo. Alcune riguardano la possibilità di negozi, ristoranti e pub riaperti, se i dati epidemiologici lo consentiranno.
Negozi, ristoranti e pub aperti per Natale?
Governo allo studio del prossimo DPCM con le misure a contrasto del virus e, forse, di un secondo provvedimento. Un "Decreto Natale" che potrebbe prevedere deroghe speciali a chiusure e restrizioni per impedire un nuovo duro colpo all'economia nazionale in uno dei momenti di maggiori affari.
Come fare? Sul tavolo ci sarebbero diverse idee ed ipotesi, tutte però legate ovviamente a quello che sarà l'andamento dell'epidemia Covid nella prossima settimana. Nel DPCM dovrebbe rimaner salvo l'impianto a fasce di rischio attualmente in vigore che ha diviso il Paese in tre aree diverse con misure via via più restrittive.
Nel Decreto Natale che sembra delinearsi invece potrebbe esserci qualche novità e allentamento. Il primo, quasi certo, riguarderà i negozi: sotto le feste, via libera alla riapertura per permettere gli acquisti dei regali, con un'estensione dell'orario per evitare assembramenti e protocolli stringenti per evitare il rischio di contagi. Una misura simile potrebbe essere inserita anche per ristoranti e pub, chiusi in Lombardia da un mese. Estensione dell'orario che dovrebbe combaciare anche con uno slittamento del coprifuoco oggi fissato alle 22 fino alle 23 o alla mezzanotte, e forse fino all'1 la notte della Vigilia.
Spostamento tra Regioni
Altro nodo riguarda gli spostamenti. Per quanto riguarda quelli fra Regioni, il Ministro della Salute Roberto Speranza avrebbe chiuso a un via libera in deroga alle misure restrittive delle attuali zone arancioni e rosse, spiegando ieri (domenica 22 novembre) che "per il modello che utilizziamo, può avvenire solo se tutte le regioni andassero in zona gialla ma in questo momento dobbiamo evitare tutti gli spostamenti che non sono necessari. Dobbiamo panificare le vacanze con prudenza".
No a festeggiamenti in piazza. E a casa?
Sicuramente saranno vietati i festeggiamenti in piazza (e nei locali) di Capodanno, ma anche le manifestazioni che solitamente accompagnavano il periodo natalizio (come mercatini e feste) probabilmente rimarranno vietati. Per quanto riguarda invece cenoni e ritrovi di famiglia il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva anticipato nei giorni scorsi che questo sarebbe stato un "Natale più sobrio; veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili". L'idea, vista l'impossibilità di controllare ovviamente cosa avviene nelle case private, sarebbe quella di raccomandare a un massimo di 6 persone a tavola, anche a Natale. Quindi, solo parenti stretti.
"Nessun liberi tutti"
Un natale di restrizioni e attenzione, che non dovrà tramutarsi in un "liberi tutti", avvertono dal Governo e dal Comitato Tecnico-Scientifico: il rischio sarebbe quello di vanificare gli sforzi fatti in questo mese, e ritrovarsi in un nuovo lockdown, regionale o meno, all'inizio del nuovo anno.