Lutto

Morto all’alba don Fabio Baroncini, figura di spicco di Comunione e Liberazione

Originario di Morbegno, ha svolto in provincia di Varese gran parte del suo percorso sacerdotale prima di approdare al Niguarda

Morto all’alba don Fabio Baroncini, figura di spicco di Comunione e Liberazione
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E’ morto all’alba di oggi, lunedì 21 dicembre 2020 a Pescarenico don Fabio Baroncini. Aveva 78 anni e da tempo lottava con il morbo di Parkinson. Don Baroncini è stato un prete adulto: approdò un seminario dopo aver conseguito il diploma di ragioniere al Parini di Lecco. Sacerdote e teologo, ordinato nel 1966, si licenziò  in teologia dogmatica a Milano. La sua figura alta e dinoccolata si distingueva anche per la voce profonda e la profondità del pensiero. Burbero e generoso visse le sue prime esperienze comunitarie in Gioventù Studentesca accanto al cardinale Angelo Scola, al professor Costantino Magioni, scomparso di recente, all’architetto Giuliano Amigoni,  a Guido Puccio e un a giovane Roberto Formigoni.

Addio a don Fabio Baroncini, figura di spicco di Comunione e Liberazione

Valtellinese di origine, nato a Morbegno nel 1942. Era approdato da piccolo a Lecco con la famiglia. Il suo cammino  sacerdotale si è svolto prevalentemente nel territorio di Varese fino a  quando non è diventato parroco a Niguarda.

Combattivo sino all’ultimo aveva sempre un punto di vista originale che manifestava talvolta in modo aspro che tendeva a contrapporre ai ragionamenti troppo "sofisticati e intellettualoidi".

Un uomo  d’azione don Fabio che di sicuro ha lasciato tracce di sé nelle comunità con le quali ha condiviso l’intera sua esistenza.  A Lecco, fino all’ultimo, gli amici di sempre, a partire dal dottor Alberto Riva, Farmacista, gli sono stati vicini e lo hanno sostenuto in una battaglia che lo ha provato senza spezzarlo e nella quale ha avuto modo di rafforzare la sua fede e il senso della testimonianza cristiana.

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