Morti in corsia, sentenza Taroni: "Condotta terribile in ogni sua forma"
Depositate le motivazioni della sentenza emessa dal Tribunale di Busto nei confronti dell'infermiera killer Laura Taroni.
Depositate le motivazioni della sentenza di condanna a 30 per Laura Taroni, l’ex infermiera di Lomazzo responsabile delle morti in corsia all’ospedale di Saronno.
Morti in corsia, i perchè della sentenza
Nessuna attenuante generica riconosciuta, nessun pentimento e versioni contraddittorie, indicative “di una scelta processuale opportunistica volta a mitigare il proprio ruolo e la propria responsabilità a discapito del compagno”. Nelle motivazioni della sentenza emessa dal giudice di Busto Sara Cipolla c’è tutto l’orrore emerso a fine 2016 con l’inchiesta Angeli e Demoni. Si parla di “odio irrazionale quanto ancestrale” nei confronti della madre assassinata Maria Rita Clerici. E verso l’altra vittima dell’infermiera, il marito Massimo Guerra, di un ” tesissimo rapporto di coppia tra i due sfociato quantomeno dall’estate del 2011 in un rapporto patologico caratterizzato dalla sottoposizione di Laura Taroni a pratiche sessuali estreme per volontà del coniuge”.
Il servizio completo con tutte le motivazioni della sentenza su La Settimana di Saronno di venerdì 1 giugno.
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