Morì sul lavoro a 18 anni, i genitori chiedono giustizia
A un anno dalla scomparsa di Andrea Masi, i suoi cari l'hanno ricordato, sperando di ricevere presto risposte sulla sua morte.
Morì sul lavoro a 18 anni Andrea Masi e, a un anno dalla tragica notizia della sua morte, ancora nulla si è mosso a livello processuale. Al dolore per la perdita di un figlio, si unisce dunque nel cuore dei genitori anche l’amarezza per la lentezza della giustizia e per l’assenza di risposte concrete.
Morì sul lavoro a 18 anni lo scorso 1 novembre
E’ già passato un anno da quella maledetta notte di Halloween che si è portata via per sempre Andrea Masi, cislaghese ed ex studente dell’Istituto Ipsia di Saronno. Aveva solo 18 anni e tutta la vita davanti e quella notte aveva preferito il lavoro ai festeggiamenti con i suoi coetanei. Ma è stato proprio sul posto di lavoro, al centro commerciale Portello, che un incidente l’ha strappato per sempre ai genitori Alberto e Concetta, al fratello Christian e agli amici. Gli stessi che da un anno sopravvivono nonostante l’enorme dolore e l’amarezza perché, dopo 12 mesi, nulla non si è mosso per fare giustizia su una morte così assurda.
Il commento dei suoi cari
«Il dolore per la sua scomparsa è immenso ed è come se il tempo si fosse fermato. Perché quando si perde un figlio, soprattutto in un modo così improvviso e ingiusto, per quanto ci si sforzi, una ragione non la si trova. Al dolore si aggiunge poi l’amarezza, perché a distanza di un anno dalla sua scomparsa, nonostante gli inquirenti siano in possesso di materiale utile a comprendere la dinamica dell’accaduto, da un punto di vista processuale nulla si è mosso», si sfogano i suoi cari, stretti intorno al dolore dei genitori. «Ci troviamo di fronte alla morte sul lavoro di un ragazzo di soli 18 anni, che è già di per sé inaccettabile e incomprensibile, e il silenzio continua a regnare sovrano. Andrea manca tanto e sono moltissimi i giovani e le persone che durante questo lungo anno hanno mantenuto vivo il suo ricordo, ognuno a modo proprio, ma con il suo sorriso indimenticabile nel cuore».
Il ricordo degli amici
I più cari amici e coscritti del 2000, in occasione dell’anniversario della sua morte, hanno depositato una targa sulla sua lapide nel cimitero di Turate. «Un giorno ci rincontreremo amico nostro e ti racconteremo che il tuo ricordo ha vissuto dentro di noi mentre tutto di te mancava. Rimarrai nei nostri cuori, fratello», è la dedica incisa al suo interno.
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