Mascherine abusive, inseguimenti e non solo: i controlli delle Fiamme Gialle in Lombardia
Gli agenti in servizio sono impegnati su tutto il territorio.
Sono 1.554 le pattuglie impiegate dalla Guardia di Finanza in Lombardia per il controllo delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria, dall’introduzione di queste ultime lo scorso 21 febbraio. Sotto il coordinamento delle diverse Autorità Prefettizie, i Comandi Provinciali del Corpo della Lombardia, tutti pienamente operativi, hanno impiegato su tutto il territorio regionale 3.462 uomini e 1.450 mezzi, sottoponendo a controllo 33.300 persone, 14.180 attività commerciali e 26.145 autocertificazioni. 276 le denunce inoltrate alle autorità giudiziarie.
Mascherine abusive, inseguimenti e non solo: i controlli delle Fiamme Gialle
Tra le tante violazioni riscontrate dai Finanzieri sul territorio lombardo, qui di seguito alcune decisamente “particolari”….
– A Milano, un cittadino italiano che, alla guida di un’auto poi risultata rubata, si è dato alla fuga all’alt dei Baschi Verdi e, dopo un inseguimento per il centro cittadino prima in auto e poi a piedi è stato bloccato e denunciato non solo per
l’inottemperanza agli obblighi sulla limitazione alla mobilità ma anche per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale;
– Al valico autostradale di Ponte Chiasso, un cittadino di nazionalità romena che fermato per un controllo, nel tentativo di entrare in Svizzera, repentinamente metteva in moto il mezzo e si dava precipitosamente alla fuga lungo l’Autostrada A9
e alcune arterie stradali della provincia di Como. Anche costui, dopo un lungo inseguimento in cui ha anche danneggiato diversi mezzi in transito, veniva arrestato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, forzata
consegna, tentate lesioni personali nonché la violazione delle disposizioni in materia di emergenza epidemiologica da COVID-19; (QUI ALTRI DETTAGLI SULL’EPISODIO)
– In provincia di Sondrio, nel territorio comunale di Spriana in Valmalenco, tre escursionisti sono stati sorpresi dai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza che insieme ai tecnici del Soccorso alpino e speleologico e ai Vigili del Fuoco sono intervenuti per trarli in salvo dopo che gli stessi, nonostante i divieti in essere connessi al contagio da Covid-19, avevano comunque deciso di effettuare un’escursione in montagna e uno di loro cadeva in un dirupo;
– Sempre al valico stradale di Ponte Chiasso, in uscita della Stato, è stato sottoposto a controllo e denunciato per produzione traffico e detenzione di sostanze stupefacenti un cittadino italiano, nella cui autovettura sono stati scoperti circa 55.000 semi di marjuana e altri 25.000 sono stati rinvenuti in sede di perquisizione della sua abitazione dove erano anche occultati 640 grammi di marijuana già macinata e pronta all’uso.
Contestualmente, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, i Reparti del Corpo della Lombardia, oltre ai servizi di controllo sull’osservanza delle disposizioni volte al contenimento e alla gestione dell’epidemia da Covid-19, hanno proseguito a pieno ritmo, nelle proprie funzioni di polizia economico-finanziaria, contrastando i traffici illeciti connessi all’emergenza
sanitaria in corso, i fenomeni speculativi di aumento ingiustificato dei prezzi e le altre condotte fraudolente nella commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e disinfettanti.
Nel corso dei numerosi e quotidiani interventi sono stati denunciati 21 soggetti per i reati che vanno dalla frode in commercio alle manovre speculative su merci, sono state scoperte oltre 22.800 mascherine vendute abusivamente, al di fuori di ogni canale di tracciabilità oppure a prezzi esorbitanti (in alcuni casi superiore del 2000% ai prezzi prima di emergenza), nonché altri 840.000 presidi sanitari, fra cui gel e disinfettanti, venduti illegalmente. Fra i casi più particolari vi è stata la denuncia, nel mantovano, dei titolari di due farmacie e di un imprenditore, per aver commercializzato mascherine chirurgiche con una percentuale di ricarico, rispetto al prezzo di acquisto, pari rispettivamente, al 400-635% ed al 2000%. I tre soggetti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Mantova per il reato di manovre speculative su merci, previsto dall’art.501 bis del codice penale.