Europa e vaccini

L'UE non rinnoverà il contratto con AstraZeneca. Che succederà?

Gli accordi prevedono la consegna di 300 milioni di dosi entro il terzo trimestre, per ora siamo a 30 milioni su 120 attesi. "Il contratto resta in vigore fino all'ultima dose"

L'UE non rinnoverà il contratto con AstraZeneca. Che succederà?
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Nei giorni scorsi il commissario Ue Thierry Breton aveva annunciato che la Commissione Europea non avrebbe rinnovato il contratto con AstraZeneca per la fornitura di vaccini, in scadenza a giugno. L'ennesima puntata di una querelle con l'azienda anglo-svedese, e potrebbe non essere l'ultima.

Contratto con AstraZeneca, niente rinnovo a giugno

Non una questione di qualità del vaccino ma più di "affidabilità" dell'azienda. Che finora fra ritardi e mancate consegne non ha certo brillato tanto da portare Strasburgo a lanciare venerdì un'azione giuridica. Questo il motivo di un mancato rinnovo per la fornitura di vaccini in Europa anticipato nel finesettimana dal commissario Ue Thierry Breton.

Che succederà?

Se il contratto si concluderà a giugno non significa che non arriveranno più dosi. L'Unione Europea aveva infatti acquistato dalla multinazionale 300 milioni di dosi, con un'opzione per altre 100 milioni che non si intende esercitare. Di queste però al momento ne sono state consegnate solo 30 milioni a fronte di 120 attese. Per quanto riguarda l'Italia, il piano vaccinale prevede entro settembre la consegna complessiva di oltre 40milioni di dosi: ad oggi ne sono arrivate meno di 7 milioni.

Dopo le dichiarazioni di Breton, un portavoce dell'Esecutivo europeo ha precisato che "la consegna di tutte le dosi previste dal contratto in vigore con AstraZeneca è la priorità per noi. Il contratto resta in vigore fino alla consegna dell'ultima dose". Insomma, nessun rischio di ritrovarsi senza dose per il richiamo.

Si punta su Pfizer

In attesa che l'Ema si esprima sugli altri vaccini in fase di analisi l'Europa sembra sempre più spingere su una strategia vaccinale basata su prodotti a RNA messaggero, soprattutto Pfizer. Recentemente, la Commissione ha fatto sapere di aver chiuso un nuovo accordo proprio con quest'ultima per ulteriori 900 milioni di dosi più un'opzione per altrettante da consegnare entro il 2023. Abbastanza, in teoria, per coprire l'intera popolazione europea per due anni con doppia dose.

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