Lu-Ve di Uboldo dona 100 tablet ai figli dei dipendenti
Il presidente: "Guardando al futuro dobbiamo pensare ai giovani e alla loro educazione. Conosco bene il valore delle borse di studio".
Tornare a guardare al futuro e ai giovani, passando per la scuola. Da qui nasce il nuovo progetto a sostegno dell’educazione degli studenti lanciato da LU-VE Group, multinazionale di Uboldo quotata su MTA e terzo operatore mondiale nel settore degli scambiatori di calore ad aria.
Lu-Ve a sostegno dell'educazione e dei giovani
Lo strumento informatico è diventato l’unico possibile per proseguire negli studi ed evitare il rischio di isolamento formativo. Per questo motivo LU-VE Group ha donato un centinaio di tablet ai figli dei collaboratori del Gruppo, a sostegno delle nuove forme di attività didattiche che prevedono lezioni da remoto, in seguito al Covid19. Tramite un bando della Borsa di studio “Chiara ed Ermanno Liberali”, la società ha assegnato i tablet, destinati a studenti di elementari, medie e superiori. I criteri di assegnazione sono stati basati sul reddito del nucleo familiare, sui carichi fiscali e sul numero di figli.
Attenzione al mondo della scuola
L’attenzione al mondo della scuola è nella tradizione di LU-VE Group, che ogni anno assegna la Borsa di studio “Chiara ed Ermanno Liberali” ai figli meritevoli dei suoi collaboratori. L’iniziativa è attiva nelle sedi di Uboldo (Varese), Travacò Siccomario (Pavia), Limana (Belluno) e Novo Sedly (Rep. Ceca). A partire da questo anno riguarderà anche lo stabilimento di Alonte (acquisito nel 2019) e gradualmente verrà estesa a tutti le altre aziende del gruppo, fuori dall’Italia.
Il presidente Liberali
Iginio Liberali, presidente di LU-VE Group, ha commentato: “LU-VE ha fatto e sta facendo tutto il possibile per proteggere la salute e la sicurezza di tutti i propri collaboratori, soprattutto in questo momento particolare. Ma guardando al futuro, dobbiamo pensare ai giovani e alla loro educazione. Conosco bene il valore delle borse di studio: io stesso ho potuto proseguire la mia carriera scolastica, dalle medie fino alla laurea, proprio grazie a quelle della Necchi di Pavia, dove mio padre lavorava come operaio. Una delle prime scelte che feci quando fondai LU-VE, fu di creare a mia volta la borsa di studio ‘Chiara ed Ermanno Liberali’, intitolata ai miei genitori. L’idea di assegnare i tablet è nata parlando con alcuni nostri collaboratori in fabbrica, che facevano fatica a far studiare i loro ragazzi, a causa della mancanza di strumenti informatici adeguati per le lezioni on-line. LU-VE si fonda sul principio che le aziende sono donne, uomini e idee. Poiché credo che il valore primario dell’educazione non possa venire meno, neanche in periodi come questo, abbiamo pensato che fosse giusto garantirlo ai giovani che saranno le donne e gli uomini di domani. Le nuove idee cammineranno sulle loro gambe”.