Il caso

Lombardia in zona rossa per errore. Fontana abbassa i toni: “Probabilmente non è colpa di nessuno”

Il governatore prova a smorzare la tensione. Oggi, lunedì, intanto è atteso il responso del Tar che non dovrebbe cambiare nulla ormai ma, forse, potrà chiarire qualche aspetto

Lombardia in zona rossa per errore. Fontana abbassa i toni: “Probabilmente non è colpa di nessuno”
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Dopo giorni di accuse, ora “non è colpa di nessuno”. L’incredibile vicenda della Lombardia in zona rossa per errore prende una piega inattesa. Oggi, lunedì 25 gennaio 2021, è atteso il responso del Tar sul ricorso della Regione (oramai superato nei contenuti), e ieri, domenica, il governatore Attilio Fontana ha sorpreso tutti con una dichiarazione a “Dentro i fatti”.

Fontana: “Probabilmente non è colpa di nessuno”

In un’intervista alla trasmissione di  Tgcom24 il presidente della Regione ha in qualche modo “scagionato” Roma:

“Io non mi diverto a dire “è colpa dell’Istituto superiore”, “è colpa del ministero”, “è colpa della regione Lombardia”: probabilmente non è colpa di nessuno. Noi ci fidiamo di quello che decideranno a questo punto i giudici, che dovranno individuare se ci sono delle responsabilità”.

Una dichiarazione in qualche modo sorprendente dopo che per tutto il fine settimana Regione, Governo e Istituto superiore di Sanità se le erano suonate di santa ragione nel cercare un responsabile sul clamoroso errore costato una settimana di zona rossa e – soprattutto – milioni di danni a commercianti e attività, tanto che Confcommercio ha iniziato a battere cassa.

Oggi il Tar si esprime

Intanto, in questo caos, oggi dovrebbe arrivare il responso del Tar. Un primo pronunciamento era stato annunciato per giovedì 21 gennaio, ma poi il Tribunale amministrativo del Lazio aveva chiesto qualche giorno in più per analizzare in maniera più corretta i dati in suo possesso. Un giudizio che non cambierà le cose (dato che con il ricorso la Lombardia chiedeva di passare in zona arancione, ma da domenica lo è già) ma che potrebbe aiutare a far luce su eventuali responsabilità per quanto accaduto.

“Questa situazione si è verificata soltanto perché noi abbiamo lanciato l’allarme. Nessun altro a Roma, né all’Istituto Superiore della Sanità, aveva evidenziato come i dati principali andavano in una direzione positiva e solo l’Rt andava in una posizione negativa”.

Qualche dubbio a qualcuno era già venuto…

Qualche dubbio sulle classificazioni sbagliate, però, a qualcuno era già venuto. Una settimana fa il sindaco di Peschiera Borromeo Caterina Molinari aveva segnalato una clamorosa anomalia nel suo Comune, dove su 24mila abitanti venivano segnalati 1.200 positivi. Il primo cittadino aveva chiesto un riesame dei numeri, che contavano tra i positivi anche i guariti. Più o meno quello che è emerso pochi giorni dopo a livello regionale, anche se Palazzo Lombardia ha smentito che i due fatti siano collegati.

La versione dell’Iss

Come riportano i colleghi di Prima Bergamo, la nuova "posizione" molto meno dura rispetto ai giorni scorsi fa seguito alla diffusione, da parte dell’Iss, di un documento di otto pagine interamente dedicato proprio alla questione dei dati lombardi. In questo documento, l’Iss sottolinea come sia abitudine, il mercoledì prima del monitoraggio settimanale del venerdì, inviare a ogni referente regionale i dati calcolati sulla base dei dati ricevuti, per «una verifica e validazione, con un criterio esplicito di silenzio assenso. Regione Lombardia – si legge – non ha finora mai contestato questa stima». Anzi, come appurato da Repubblica, è stato proprio l’Iss, il 7 gennaio scorso, a inviare una mail ai tecnici regionali per sollecitare un controllo dei loro dati perché qualcosa non tornava. Mail a cui, sempre stando al quotidiano, non è mai arrivata risposta concreta rima del 20 gennaio, giorno in cui la direzione al Welfare lombarda ha inviato il consueto report settimanale con anche, però, un aggiornamento dei dati relativi alla settimana 4-10 gennaio 2021».

La famosa “rettifica” che la Lombardia nega di aver mai fatto e che, secondo il dottor Trivelli, è invece un “aggiustamento” dei dati sulla base delle indicazioni ricevute dall’Iss. Per Trivelli, l’Iss avrebbe chiesto ai tecnici regionali di inserire un campo «non obbligatorio» nel report settimanale lombardo così da eliminare una presunta anomalia nel conteggio dei casi che aveva portato all’errore del conteggio dell’Rt. Trivelli ha anche definito «una fake news» la spiegazione della vicenda che parlava di guariti conteggiati come ancora malati. In realtà questa non appare affatto come una fake news, al massimo una semplificazione di un problema tecnico/burocratico specifico poi spiegato dall’Iss nel suo documento di otto pagine.

Oggi la protesta

Oggi pomeriggio, lunedì, alle 18 sotto Palazzo Lombardia andrà in scena la protesta organizzata dalle opposizioni. Pd, Movimento Cinque Stelle, movimenti civici e cittadini manifesteranno contro la Giunta Fontana e invitano a presentarsi con una… calcolatrice.

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