Lockdown in Lombardia o su Milano? Fontana: "Non ci sono le condizioni"

Per la seconda volta in due giorni il Presidente della Lombardia Attilio Fontana smentisce le indiscrezioni di un lockdown generale in Lombardia e di uno "mirato" su Milano per arginare il dilagare del coronavirus.

Lockdown in Lombardia, Fontana: "Non ci sono le condizioni"

Niente lockdown in vista per la Lombardia e nemmeno per Milano. Coi dati del contagio in continuo peggioramento e gli allarmi dei medici che dal Milanese ora arrivano anche dalle province "minori", il Presidente Attilio Fontana sgombra il campo dall'ipotesi di un "fermi tutti" contenuto nella prossima ordinanza attesa in questi giorni:

"Escludo che ci siano le condizioni per prevedere ipotesi di questo genere - ha dichiarato all'Ansa - anzi, tutti i nostri interventi vanno nella direzione di evitare ogni tipo di lockdown".

Il problema "Milano"

Intanto a Milano la situazione sembra ormai fuori controllo. Pochi giorni fa, a quanto riportato da diverse testate, l'ipotesi di una "zona rossa" sarebbe stata avanzata anche in sede di Conferenza Stato-Regioni. Un "mini lockdown" di due, tre settimane per ridare ossigeno al sistema di tracciamento e agli ospedali sotto stress dal continuo aumento dei casi nell'ordine di duemila al giorno (e in crescita) per il territorio della Città Metropolitana e di mille solo all'ombra della Madonnina. Un'ipotesi anche questa smentita da Fontana ma che è tornata a farsi forte in queste ore dopo le dichiarazioni di Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza: "A Milano e Napoli uno può prendere il Covid entrando al bar, al ristorante, prendendo l'autobus. Stare a contatto stretto con un positivo è facilissimo perché il virus circola tantissimo. In queste aree il lockdown è necessario, in altre aree del Paese no". Una scelta drastica che acuirebbe, e non poco, la tensione già sfociata nelle proteste di piazza di questi giorni contro il Dpcm.

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