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La "Pasticceria Barbara" compie 30 anni

Il titolare Michele Palumbo ha organizzato una festa con tutti i suoi storici clienti e con l'Amministrazione di Mozzate.

La "Pasticceria Barbara" compie 30 anni
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La «Pasticceria Barbara» di Mozzate ha compiuto 30 anni, entrando nell’«Olimpo» delle attività storiche mozzatesi, e per festeggiare lo speciale anniversario il titolare Michele Palumbo ha organizzato una festa con tutti i suoi storici clienti. Ha partecipato anche il sindaco Clemente Ciccozzi, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.

Dal 1994 è un'istituzione in paese

«Ho aperto il 10 dicembre 1994 in via Diaz 16 e da allora non mi sono più spostato. Non ho ereditato l’attività dai miei famigliari, ma l’ho costruita dal nulla seguendo un mio grande sogno. Ho seguito corsi di pasticceria a Milano, ma il grosso delle mie doti deriva dall’esperienza diretta sul campo, considerando che faccio questo lavoro da 56 anni  e ho iniziato con umiltà come garzone - racconta il titolare - Ho chiamato così la mia pasticceria in onore di mia figlia primogenita Barbara, che ora ha 39 anni e che nella vita fa tutt’altro, lavorando nelle risorse umane. Anche la mia seconda figlia Carlotta ha preso un’altra strada ed è un medico urologo». Ad aiutarlo nella gestione della pasticceria è da 18 anni la collaboratrice Alessia Cerati, mentre la moglie Maria Luisa, che in passato ha lavorato in banca, lo supporta con la contabilità.

Periodo peggiore quello del lockdown

«Con alti e bassi sono arrivato al 30esimo anniversario di attività. Il periodo peggiore è sicuramente stato quello del lockdown, dove dopo una chiusura forzata mi sono arrangiato, come tutti, con le consegne a domicilio - rivela - Negli anni il lavoro è cambiato tanto. In passato si preparavano molte più torte da cerimonia perché le persone festeggiavano maggiormente in casa. Ora lavoriamo tanto con le colazioni, con i pasticcini, i salatini e i dolci al cioccolato». Sul suo punto forte non ha dubbi: «Sono specializzato nei dolci da forno, come panettoni, anche salati, e veneziane».

"Non voglio andare in pensione"

E ancora: «Con tanti sacrifici mi sono reinventato molte volte e i miei clienti non mi hanno mai abbandonato, anzi ho preparato dolci per diverse generazioni della stessa famiglia. Per questo li ho inviati tutti al rinfresco di venerdì. Da tempo collaboro anche con piacere con il rione Bozzente, a cui preparo le maxi torte e non solo in occasione delle loro feste». Michele non ha nessuna intenzione di andare in pensione: «Ho 70 anni ma non sono stanco, anzi voglio andare avanti il più possibile perché quando lavoro nella mia pasticceria sto bene. Sogno di continuare così per molto ancora, poi si vedrà».

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