La curva dei contagi rallenta. Intanto tra Como e Varese si fa il 20% dei tamponi lombardi
Segnali di speranza e ottimismo nell'ultima settimana, seppur tra numeri alti soprattutto nel Varesotto
E' una corsa ai tamponi nel territorio di Ats Insubria, l'unico strumento efficace per individuare e contenere il contagio. Oggi (giovedì 19 novembre), l'azienda sanitaria ha fornito gli ultimi dati su tamponi e positivi tra le province di Varese e Como.
Como e Varese: il contagio rallenta, i tamponi aumentano
Più tamponi e meno positivi. Nel territorio di Como e Varese non si assiste ancora a una decrescita dei casi rilevati ma, confermando la tendenza della scorsa settimana, a un importante abbassarsi della curva dei contagi. Un segnale positivo quindi nonostante gli alti numeri registrati nei bollettini quotidiani di Regione Lombardia, soprattutto se visto alla luce di un numero di tamponi arrivato al 20% del totale regionale.
Un numero continuato a crescere: tre settimane fa i tamponi inviati da Ats Insubria erano il 15% del totale, salito a 18% in quella successiva e, appunto, al 20% nell'ultima, per un territorio che rappresenta il 10% circa della popolazione lombarda.
Dal primo novembre intanto nel territorio Ats Insubria e nelle sue postazioni sono stati effettuati 55.662 tamponi, ci cui 36.138 negativi e 19.024 positivi. Dal 2 al 18 novembre i rapidi usati per la popolazione scolastica hanno testato 7397 persone (su 16.469 chiamate), di cui solo 295 risultate positive. Un dato quello sulla risposta inferiore al 50% segno che molti, non presentando sintomi, preferiscono attendere il 14esimo di quarantena senza fare il tampone. Soprattutto tra i più piccoli.
I dati di Ats Insubria
Per evidenziare il cambio di passo dell'evoluzione del contagio è necessario guardare i dati su base settimanale, come noto.
"Tre settimane fa - ha fatto notare il dottor Giuseppe Catanoso, direttore sanitario di Ats Insubria - avevamo rilevato oltre 12mila positivi. Due settimane fa eravamo arrivati a quasi 18mila con un aumento di 5mila unità. Nell'ultima siamo a 19.571
nuovi positivi (6.374 per il territorio comasco, 13.197 per quello di Varese) con un incremento di circa 15oo. Un incremento che come si può notare si è ridotto, segno di un trend in miglioramento legato alle restrizioni delle ordinanze, del Dpcm e a una maggiore attenzione dei cittadini. Non siamo ancora al cosiddetto plateau, ma stiamo davvero sperando che la settimana prossima si arrivi a non avere più aumenti e iniziare a vedere quindi una discesa".
Tamponi rapidi in arrivo
Intanto Ats si prepara alla distribuzione dei tamponi rapidi e all'attivazione degli hotspot diffusi annunciati la scorsa settimana. Il primo dovrebbe essere attivo già da lunedì in via Monte Generoso a Varese: potranno rivolgersi all'hotspot solo i pazienti sintomatici su prenotazione da parte del medico di medicina generale (a patto che abbia aderito all'iniziativa). Se l'esito del tampone rapido sarà positivo, ci si dovrà poi sottoporre a quello molecolare, anche se in via cautelativa si sarà considerati comunque positivi.
"In questo modo - ha spiegato il referente per l'emergenza Covid di Ats Marco Magrini - potremo fare subito una distinzione tra sospetti Covid e malati influenzali".
Oggi, inoltre, sarà consegnata alle Rsa la prima tranche dei tamponi rapidi a metà delle strutture del territorio di Ats Insubria, con la restante parte della fornitura martedì. "Ovviamente sulla base delle disponibilità di magazzino - ha precisato Magrini - che al momento contano circa 2'mila tamponi rapidi. In questo modo, le Rsa potranno fare come previsto il tampone ai propri operatori ogni 15 giorni e agli ospiti ogni mese".