Incidenza quasi raddoppiata a Varese e Como, i dati di Ats Insubria
Il punto settimanale sull'andamento dell'epidemia nelle due province e all'interno delle scuole
Appuntamento settimanale con i dati di Ats Insubria sull'andamento del contagio nelle province di Varese e Como. Dati che questa settimana non sono positivi.
Varese e Como, dati in peggioramento
Dati in risalita e incidenza quasi raddoppiata nell'ultima settimana nelle province di Varese e Como. Alla vigilia del monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità e con dei dati regionali che rischiano di portare alla zona arancione, la situazione nel territorio di Ats Insubria segna una risalita dei casi. Dati che vano comunque letti tenendo conto di un aumento dei tamponi eseguiti in settimana, passati da 29.597 complessivi (16.503 su Varese, 13.094 su Como) a 41.699 (25.567 su Varese, 16.132 su Como).
Nella settimana dal 12 al 18 febbraio, i positivi erano stati 1.914 (1.016 su Varese, 898 su Como) con un'incidenza di 129,38 casi ogni 100mila abitanti (113,83 a Varese, 153,03 a Como). Nell'ultima invece i nuovi casi individuati sono stati 3.394 (1.884 a Varese, 1.510 a Como) con un'incidenza di 229,43 (211,08 a Varese, 257,32 a Como), a fronte di un dato regionale di 205,67 casi ogni 100mila abitanti. Insomma, se fosse stata accolta la proposta avanzata qualche tempo fa dall'ISS di utilizzare l'incidenza per determinare quando far scattare le zone rosse, Como dovrebbe chiudere.
"Balzo che ci fa preoccupare"
Non sarebbe solo questione di "più tamponi, più positivi", tanto che il Direttore Sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso commenta dicendo che "il balzo di contagi ci fa veramente preoccupare. I dati sono un po' influenzati dalla campagna di testing massiccia su Viggiù ma è un andamento che stiamo vedendo in tutta la Regione e che dobbiamo cercare di fermare. C'è una tendenza a salire sia nel territorio di Varese sia in quello di Como e questo ci preoccupa".
La situazione nelle scuole
Nelle scuole invece un dato positivo: una flessione di casi e quarantene nelle scuole medie e superiori che fino alla scorsa settimana registravano i dati più preoccupanti (nella gallery le due tabelle col dettaglio per ordine scolastico). "La situazione continua ad essere impegnativa - ha avvertito Catanoso - anche se c'è stata lievissima riduzione nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, anche grazie a lavoro di sensibilizzazione sui ragazzi. Ma ne vediamo ancora troppi che la sera e il pomeriggio girano senza mascherina e in gruppo. Non va bene".