Il questionario di Neos fa polemica: "Hai tatuaggi o figli?"
I sindacati valutano azioni legali temendo una discriminazione di mamme e papà. Ma l'azienda si difende e rigetta le accuse
"Hai tatuaggi?", "Hai figli?". Le due domande contenute nel questionario di preselezione della compagnia aerea Neos Air fanno sollevare la polemica. E i sindacati sono sul piede di guerra.
Preselezione Neos Air, il questionario della discordia
Si chiede se si ha una buona vista, se si sa nuotare, se si portano occhiali... Domande che, per alcuni lavori, sono fondamentali per "scremare" potenziali candidati con un questionario di selezione prima di passare alle fase successive e al colloquio. Ma se tra queste domande c'è anche l'avere figli, il rischio di discriminazione è dietro l'angolo.
Ed è questo che temono i sindacati dopo aver visto il questionario pubblicato dalla compagnia aerea di Somma Lombardo Neos Air (ora non più raggiungibile), che quella domanda sull'avere o meno figli l'ha posta tra altre evidentemente inserite per escludere potenziali candidati non idonei.
Sindacati pronti agli avvocati
La questione è presto arrivata sul tavolo dei sindacati, come riporta l'edizione milanese del Corriere della Sera che ricordano come quello della famiglia sia un diritto inalienabile e, per questo motivo, l'avere o meno dei figli non dovrebbe essere un "elemento ostativo" all'ottenere un impiego.
Ma c'è anche chi annuncia azioni legali, come la Filt Cgil e la Ugl, con la prima che sottolinea come la posizione della domanda nel questionario possa lasciare "intendere che l’azienda si tiene il potere di scegliere anche sulla base di quell’informazione". Come fa sapere Fabrizio Mazza del Dipartimento nazionale UilTrasporti, poi, ci sarebbero dei precedenti che aggraverebbero i sospetti:
"Abbiamo pregressi contenziosi legali con quell’azienda sia per comportamento antisindacale sia per l’esenzione delle neomamme dal volo notturno e anche per questo non mi stupirei se si trattasse di una modalità per scegliere. E di sicuro la collocazione di quella domanda nel questionario richiede come minimo un chiarimento".
La spiegazione dell'azienda: "Nessuna discriminazione"
Accuse dalle quali Neos si difende: non ci sarebbe alcun intento discriminatorio, tanto che nell'organico si contano già una cinquantina di mamme. La domanda, chiarisce l'azienda, si troverebbe in quella posizione del questionario per una ragione di funzionalità e velocità nell'elaborare le risposte.