Il liceo Curie di Tradate cerca nuovi spazi: le ipotesi sul tavolo
Piscina, ex Inps, Arcivescovile o lavori interni all'edificio di via Brioschi: come fare per accogliere tutti l'anno prossimo?
Tante iscrizioni, pochi spazi e corsa contro il tempo a caccia di una soluzione pronta per settembre. Il liceo Curie ha bisogno di aule, altrimenti dovrà rifiutare numerose iscrizioni per il prossimo anno scolastico.
Il liceo Curie cerca nuovi spazi: riunione in Comune
Come fare a trovare spazio per nuove aule? Sul tavolo del Comune nell'incontro della scorsa settimana, un progetto per la chiusura dello spazio antistante l’ingresso alla struttura che permetterebbe la creazione di tre nuove aule dove accogliere gli studenti dal prossimo anno. Il bisogno nasce da un’impennata inattesa delle iscrizioni negli scorsi mesi, conseguenza anche degli alti punteggi che certificano il Curie come una delle migliori strutture liceali della provincia. Alla riunione, che ha visto da una parte il dirigente scolastico Gian Paolo Residori e dall’altra il Comune rappresentato dal sindaco Giuseppe Bascialla, dal vicesindaco Franco Accordino, gli assessori Erika Martegani e Marinella Colombo, il consigliere e senatore Stefano Candiani e i funzionari comunali, sono state vagliate però anche altre soluzioni, più rapide della creazione ex novo delle tre aule.
Un problema ma, al contempo, un buon segnale: "L’esigenza portata dal liceo è la dimostrazione della qualità del lavoro svolto nel liceo Curie con i ragazzi - ha riconosciuto il sindaco - Un buon lavoro che ne fa una scuola ambita da chi esce dalle scuole medie"
Soluzioni rapide, soluzioni "tampone" e soluzioni definitive
Una, quella di convertire il bar realizzato negli anni scorsi che si trova in posizione speculare all’ingresso (già usato a settembre e ottobre per il rispetto delle norme Covid) e che difficilmente potrà tornare causa Covid al lavoro "normale" il prossimo anno.
L’altra, utilizzare altri spazi già presenti in città. Il primo sguardo è andato verso la piscina comunale e alle tre stanze al piano superiore usate pre-emergenza per ginnastica dolce e attività simili, da affittare e convertire in aule scolastiche. Sarebbe una soluzione "tampone", che inoltre creerebbe qualche difficoltà nel momento in cui la piscina tornerà al lavoro, forse già da marzo.
Il Comune comunque ha raccolto la richiesta del liceo mettendosi a disposizione per la ricerca di una soluzione, tenendo ben presente come ha ricordato il sindaco che l'ultima parola, trattandosi di scuole superiori, spetta alla Provincia. E nel corso dell'ultima settimana, di idee ne sarebbero emerse altre due: l'ex sede dell'Inps di via Rossini e l'ex Arcivescovile vicino agli Istituti. Sulla seconda ci sarebbero anche le mire di una "scuola svizzera" che avrebbe adocchiato la struttura ma che al momento non risulta abbia ancora firmato nulla. "E’ una valutazione da fare – ha commentato Candiani riferendosi all'ipotesi dell'ex Arcivescovile – Quegli spazi erano adibiti a scuola e ora abbiamo una scuola che chiede spazi. Se non ci sono ancora contratti siglati, ci sono tutti gli spazi per aprire una discussione con la Curia perchè si pensi prima alle esigenze dei tradatesi che a quelle degli svizzeri".