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Idrogeno verde: ecco il progetto a Cairate

La società Expand pronta a investire: rinasce la valle Olona.

Idrogeno verde: ecco il progetto a Cairate
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Una grande opportunità di rinascita, che pesa sul futuro del territorio cento tonnellate.

Idrogeno verde, un'occasione di rinascita

E’ la quantità annua di idrogeno verde che si prevede di generare dall’impianto che la società Expand – colosso specializzato nella produzione di energia da fonti rinnovabili sostenibile – vuole realizzare sul fondovalle di Cairate, per ora nell’area della ex cartiera Vima, ma con sviluppo successivo anche nel comparto della Mayer a ulteriore potenziamento della Hydrogen valley.

Dalla Regione 2,5milioni di euro

Il progetto – reso pubblico dalla comunicazione dello stesso gruppo investitore – ha già ricevuto fondi dalla Regione per 2,5 milioni di euro ottenuti nell’ambito dei bandi Pnrr per il finanziamento di impianti di produzione di idrogeno verde su aree dismesse. Mai come in questa occasione l’abbandono della valle, iniziato con la fine dell’epopea della cartiera a fine anni ‘70, vede possibile e concreta la svolta attesa da 40 anni. Al  centro del progetto – che ha il pieno sostegno del Comune di Cairate oltre a quello del Comune di Busto Arsizio, di Confindustria e di Confartigianato e ha registrato l’adesione di numerose eccellenze nazionali che hanno già manifestato una domanda annua di 1800 tonnellate di idrogeno verde – la creazione di un ecosistema territoriale costituito da aziende, istituzioni e comunità che possano beneficiare delle ricadute portate dall’impianto, dall’economia all’ambiente, ma anche di un incubatore tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno. Il primo impianto – nella zona sud del comparto cartiera (che nel suo complesso occupa 650mila metri quadri) – prevede un elettrolizzatore da 2 Mw alimentato da un impianto fotovoltaico da 4,5 Mw per una produzione annua di 100,53 tonnellate.

Si punta al recupero ambientale del comparto

Un’opera pensata come primo passo nel processo di rigenerazione urbana e di recupero ambientale dell’intero comparto territoriale. «Stiamo lavorando alla scalabilità del progetto – commenta Gianluca Bignami, responsabile sviluppo di Expand – con l’obiettivo di creare un contenitore di sviluppo urbano e territoriale sostenibile, che prevede l’insediamento di nuovi servizi e attività, immerse in un sistema green in grado di generare benefici in termini di riqualificazione ambientale, sicurezza, presidio del territorio, occupazione e qualità della vita». Il sindaco spalanca le porte al progetto, nell’auspicio che vada in porto, con il passaggio chiave dell’acquisizione dell’area da parte della società investitrice: «E’ un’opera carica di aspettative per il territorio. Investire su quest’area significa operare concretamente per la sua rinascita, portando anche occupazione e indotto e valorizzando, ancora una volta, una zona storicamente importante per il nostro Comune».

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