Saronno

Hub vaccinale e svenimenti: la Lega va all'attacco

"Nostri suggerimenti ignorati e ora sindaco e assessori si esibiscono in acrobazie da scaricabarile".

Hub vaccinale e svenimenti: la Lega va all'attacco
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Hub vaccinale e svenimenti per il troppo caldo: la Lega va all'attacco del sindaco di Saronno.

Hub vaccinale, polemica

Di seguito riportiamo la nota della Lega di Saronno sulla questione degli svenimenti all'hub vaccinale: "Circa un paio di mesi fa è stata scatenata una polemica dalla maggioranza riguardo un’interrogazione fatta dal Capogruppo Lega Raffaele Fagioli, in cui si ponevano domande riguardo la struttura preposta a diventare hub vaccinale. Apriti cielo! Dalla maggioranza compatta sono stati sciorinati i migliori cliché retorici, dall’accusa diretta al consigliere Fagioli di voler impedire le vaccinazioni in città e alla Lega di anteporre i rancori alla salute dei cittadini, l’intramontabile slogan “rosiconi” ben scandito e coordinato anche dalle sezioni PD del saronnese, fino all’immancabile omelia politica riguardo l’inopportuno “attacco politico” su un tema sensibile, e alla mistica visione di una speranza stagliarsi all’orizzonte. Bene. Dopo che la maggioranza si è impegnata ad alzare il provvidenziale polverone per stigmatizzare gli avversari, rei di aver fatto ben un’interrogazione comunale senza nemmeno renderla pubblica, i prodi animatori dell’amministrazione se ne sono ben guardati da dare risposte pertinenti alle domande ben dettagliate dal Capogruppo Fagioli. Sì, ben dettagliate al punto che se fossero state lette con reale senso critico e non con l’arroganza di chi “tutto sa e nulla deve”, si sarebbero trovati facilmente dei suggerimenti concreti su dove poter andare a porre attenzione, e in caso rimedio a delle criticità facilmente ignorate, anche solo per la naturale urgenza di allestire il graditissimo hub vaccinale. La quarta domanda dell’interrogazione in questione recita “Cosa intende fare l’amministrazione in merito alla mancanza di impianto di climatizzazione per garantire il corretto ricambio d’aria e una temperatura accettabile per medici, infermieri, pazienti e volontari nei mesi estivi?” alla quale, lentamente, il Sindaco in data 12 Maggio 2021 risponde “il requisito di climatizzare la struttura non è ritenuto necessario; l’areazione della struttura è garantita dai serramenti apribili esistenti, il raffrescamento potrà eventualmente essere valutato in modo parziale con l’eventuale riutilizzo delle pompe di calore utilizzate in periodo invernale per il “Centro Hot Spot Covid di via Piave”. Ora che si sono verificati una decina di svenimenti solo in una mattina a causa del caldo, il primo cittadino, al posto che scusarsi (utopia!) riesce ad inanellare l’ennesima figuraccia e caduta di stile sottolineando che l’impianto di climatizzazione sarà a “spese loro”, sottintendendo che Regione e Ats non avrebbero provveduto a fare il proprio dovere. Scaricabarile senza vergogna. Solo un mese fa nella scocciata risposta all’interrogazione “incriminata” liquida molto velocemente la questione climatizzazione, probabilmente perché troppo impegnato ad appuntarsi tutti i meriti dell’hub vaccinale - voluto da Regione in collaborazione con ATS - mentre oggi rifugge le uniche ma fondamentali responsabilità del comune, ossia le condizioni della struttura ospitante. Se al posto di limitarsi a fare un gran cinema propagandistico, il sig. Sindaco e i suoi esimi Assessori, avessero tollerato un po’ la puzza sotto il naso e chinato il capo per leggere le dettagliate domande e magari valutato seriamente i suggerimenti insiti nei quesiti, forse oggi non dovrebbero esibirsi in acrobazie da scaricabarile professionisti e avrebbero guadagnato un po’ di quella credibilità tanto millantata e puntualmente smentita dai fatti".

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