Grande commozione per l'ultimo saluto a Paolo Legnani
Alpino, era impegnato in parrocchia e in diverse associazioni.

Insieme a un gruppo di amici ha dato vita alla rievocazione storica, religiosa e culturale legata a Sant'Antonio.
Grande commozione alla cerimonia funebre
A salutare Paolo Legnani, 75 anni, lunedì pomeriggio, 3 marzo, nella chiesa della Sacra Famiglia a Saronno c’erano gli Alpini, i rappresentanti di tante associazioni, gli amici di una vita, i conoscenti e i tanti che hanno percorso un pezzo di strada insieme a lui.
Paolo Legnani era un Alpino ed era molto conosciuto per il suo impegno nel Gruppo delle Penne nere saronnesi, nell’Unitalsi (dove era volontario da tantissimi anni ed era stato anche presidente della sottosezione) e in parrocchia. Ma soprattutto era conosciuto perché, insieme a un gruppo di amici, ha dato vita alla rievocazione storica-religiosa e culturale di Sant’Antonio Abate al Lazzaretto, per valorizzare l’amata chiesetta dedicata al Santo, nel quartiere Prealpi.
"Ha tracciato una strada che siamo invitati a proseguire"
Don Andrea durante l’omelia funebre ha ricordato come, con il suo impegno, la sua opera e la sua presenza abbia “tracciato la strada, messo lì delle orme che siamo invitati a seguire, con la sua stessa semplicità e umiltà”.
Sul feretro il suo cappello da Alpino e il suo tabarro indossato ogni anno in occasione della rievocazione storica.
Al termine della celebrazione sono state lette la preghiera dell’Alpino e una lettera scritta da lui per dire “grazie” alla sua amata famiglia e agli amici, invitando quanti con lui hanno creato la rievocazione a “non mollare”. Grande la commozione. A conclusione della funzione il Coro Alpe ha cantato “Signore delle cime”.