Gli animalisti: "Strage di cinghiali nel Parco Pineta"
Continua lo scontro sulla gestione del numero dei cinghiali
Gli animalisti tornano contro gli abbattimenti di cinghiali nel Parco Pineta, chiesti a gran voce nelle scorse settimane anche dai sindaci del Comasco: "Parco trasformato in un mattatoio".
Animalisti ancora contro gli abbattimenti nel Parco Pineta
Da una parte sindaci, agricoltori e cittadini che chiedono di porre fine all'emergenza cinghiali, contenendone il numero e con quello i danni e i pericoli che portano, anche sanitari. Dall'altra, i militanti di Centopercentoanimalisti, che denunciano la "strage" e annunciano "possibili ronde" per fermare i cacciatori.
L'ultimo episodio parte dal ritrovamento di un'altana, usata dalle squadre di selezione del Parco, di un sacco di mangime usato per attirare gli ungulati e di alcune chiazze di sangue, prove dei colpi andati a segno.
Un "biocidio", lo definiscono i militanti, secondo i quali i cacciatori sparerebbero anche dai veicoli con quali inseguirebbero gli animali. Animalisti che rigettano e rifiutano le spiegazioni date dal Parco, che da tempo ribadisce la necessità di contenere il numero di cinghiali vista l'assenza di "predatori naturali" che permetterebbero un equilibrio all'interno del delicato equilibrio delle varie specie che lo abitano. I cinghiali si trovano quindi in cima alla catena alimentare, hanno più volte spiegato, e proliferando impoveriscono il bosco delle risorse alimentari necessarie alle specie più piccole. "Questo è il modo di gestire un parco naturale: distruggendo gli animali - lamentano gli animalisti - che sono parte della Natura. Ma dal 'mondo venatorio' non ci si può aspettare di meglio. Né dai politicanti che gestiscono il parco e la regione".
"Non sono escluse vere e proprie 'ronde' dei militanti di Centopercentoanimalisti, della Fratellanza Animalista e chiunque altro voglia associarsi alla difesa degli animali - tornano ad "avvertire" - nelle prossime settimane al Parco Pineta, per impedire questa oscena e costante strage degli innocenti".