Gara di solidarietà per aiutare Jessica, in stato vegetativo per un aneurisma
Mobilitazione per sostenere le cure della giovane, residente a Uboldo e in stato vegetativo a causa di un aneurisma che l'ha colpita un anno fa
Ventisette anni, un negozio in centro e tanti progetti. Poi un terribile mal di testa e il buio. Da quasi un anno la vita di Jessica Di Ciommo e della sua famiglia è stata sconvolta da un aneurisma. Era l’1 giugno 2020 quando la giovane, nata a Legnano ma residente a Uboldo, è stata colta dal malore che l’ha ridotta prima in coma e poi in stato vegetativo.
In stato vegetativo per un aneurisma
Dopo un ricovero d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano, dov’è stata sottoposta a tre interventi chirurgici, e un percorso riabilitativo alla Fondazione Don Gnocchi di Milano, Jessica è stata trasferita all’Istituto Quarenghi di San Pellegrino Terme (Bergamo), dove la situazione si è evoluta in uno stato di minima coscienza. Tra poche settimane però scadrà il suo percorso a carico del Sistema sanitario nazionale. Dal prossimo luglio cure e terapie riabilitative, che potrebbero cambiare le cose, saranno a carico della famiglia, che si sta preparando ad adeguare la propria casa per accoglierla al meglio ma che sogna di poter portare la giovane in una clinica specializzata di Innsbruck, in Austria, che ha già trattato casi come il suo.
Raccolta fondi
Purtroppo si tratta di una struttura costosissima (circa mille euro al giorno). Per questo la mamma di Jessica, Gabriella Demurtas, e il fratello Davide Di Ciommo hanno lanciato una raccolta fondi su Gofundme, una delle maggiori piattaforme di crowdfunding del mondo. L’obiettivo che si sono posti è di raccogliere 150mila euro: in soli quattro giorni, le donazioni hanno superato quota 7mila.
L’appello della mamma
Ecco l’appello lanciato da mamma Gabriella su Gofundme: “Lei è mia figlia, Jessica Di Ciommo, nata a Legnano il 22 aprile del 1993. Ha compiuto 28 anni pochi giorni fa ma purtroppo un fortissimo mal di testa in quel terribile 1 giugno del 2020 ha spento il suo sorriso causandole un aneurisma e riducendola prima in coma e poi in uno stato vegetativo. Il responso dei medici che mai avrei voluto sentire. Jessica ha lottato con tutte le sue forze per vivere, prima all’ospedale Niguarda subendo 3 interventi e uscendo dal coma, successivamente facendo riabilitazione alla fondazione Don Gnocchi di Milano e attualmente continuando la sua battaglia all’Istituto Quarenghi di San Pellegrino Terme dove la situazione si è evoluta in uno stato di minima coscienza e dove a breve scadrà il suo percorso riabilitativo.Io vivo giorno per giorno l’evolversi della situazione, qui accanto a lei all’interno della sua stanza. Con lei nei giorni e nelle notti che affronta, purtroppo non muovendosi ma ascoltandomi. Sì, perché Jessica mi vede, mi sente, comprende le mie parole anche se al momento comunica solo con un cenno della mano per rispondere semplicemente con un sì o con un no. Chi conosce Jessica sa che lei è una guerriera, una combattente nata. Una ragazza dolce ma determinata, molto indipendente e sempre pronta a difendere i più deboli, altruista e coraggiosa. Ma questa battaglia è troppo difficile anche per lei, c’è ancora tanta strada da fare, terapie continue a livello fisico e cerebrale, per far sì che prenda coscienza completamente e possa vivere una vita dignitosa nonostante l’invalidità permanente che purtroppo quell’aneurisma ha causato. Apriamo questa raccolta fondi per affrontare tutte le spese riabilitative che necessiteranno a Jessica una volta scaduto il suo percorso a carico del SSN, organizzando la nostra casa per accoglierla al meglio con il supporto di medici, psicologi, attrezzature, terapisti e visite presso strutture riabilitative o se necessario per portarla in Austria dove una clinica specializzata di Innsbruck, purtroppo costosissima, ha già trattato casi come quello di mia figlia. ANCHE UN PICCOLO CONTRIBUTO E LA MASSIMA CONDIVISIONE SUI VOSTRI SOCIAL – E NON SOLO – , PER NOI POSSONO FARE TANTO.VORREMMO RIVEDERE QUEL SORRISO, E COL VOSTRO SUPPORTO AIUTARE JESSICA NELLA SUA BATTAGLIA PIU’ DIFFICILE. GRAZIE. La mamma, Gabriella”