Colpi nel varesotto

Furti e rapine nei supermercati, fermata una banda di nomadi. Colpi anche a Varese

Prendevano di mira soprattutto i negozi di telefonia all'interno dei centri commerciali. Recuperata refurtiva per oltre 50mila euro

Furti e rapine nei supermercati, fermata una banda di nomadi. Colpi anche a Varese
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Nove fermi ed un arresto. Questo il bilancio dell’Operazione “MALCOM” condotta dai Carabinieri di Tortona, Novi Ligure e del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Alessandria nei confronti di un agguerrito sodalizio criminale dedito alla commissione di furti e rapine ai danni di numerosi ipermercati e centri commerciali del Nord Italia.

Furti e rapine in ipermercati e centri commerciali del Nord Italia

Nella giornata di ieri, venerdì 17 luglio 202, a Monza, Seregno, Seveso e Busto Arsizio, i Carabinieri dei Nuclei Operativi delle Compagnie dei carabinieri di Tortona e Novi Ligure e del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Alessandria, a conclusione di complesse e articolate indagini, hanno rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto 9 persone, tra cui una donna, traendone in arresto una decima, tutte di nazionalità rumena, di età compresa tra i 21 e i 48 anni, ritenute appartenenti ad un sodalizio criminale dedito alla commissione di furti e rapine in tutto il Nord Italia e, in particolare, ai danni di negozi di apparati telefonici e informatici posti all’interno di ipermercati e centri commerciali, come quello avvenuto sabato scorso a Tradate all'interno della Coop (che, comunque, non sembra esser stato ricondotto alla banda).

Le indagini

Le indagini, condotte con l’ausilio di attività tecniche, erano state avviate dopo che a Tortona il 13 giugno scorso una guardia giurata in servizio in un centro commerciale del luogo aveva chiesto l'intervento dell'Arma dopo aver sorpreso alcune persone travisate e intente a rubare telefoni cellulari dagli scaffali espositivi. I malfattori, per garantirsi la fuga, la minacciavano di morte e le lanciavano contro alcune bottiglie di vetro. Lo sviluppo dell’attività investigativa permetteva così di rintracciare in breve tempo e sottoporre a fermo di indiziato di delitto un 21enne di nazionalità rumena, ritenuto essere uno degli autori materiali del reato, tuttora ristretto in carcere, accertare l’esistenza di un agguerrito sodalizio criminale, composto dal soggetto fermato e da numerosi altri suoi connazionali domiciliati presso campi nomadi e/o strutture abitative ubicati nelle province di Monza e della Brianza e di Varese, dedito alla commissione di analoghi reati nonché attribuire al citato sodalizio la responsabilità del fatto descritto, nonché quella di altri episodi delittuosi. Questi episodi sono:

  • la rapina in un centro commerciale di Serravalle Scrivia, consumata il 15 giugno 2020, nel corso della quale sono stati asportati numerosi telefoni cellulari;
  • la rapina in danno di un automobilista avvenuta in un’area di parcheggio di Somma Lombardo (VA), il 24 giugno 2020, nel corso della quale sono stati asportati denaro contante e un’autovettura;
  • il furto in un centro commerciale di San Martino Siccomario (PV), consumato l’8 giugno 202, nel corso del quale sono stati asportati telefoni cellulari e computer;
  • il furto in un centro commerciale di Cremona (CR), consumato il 10 giugno 2020, nel corso del quale sono stati asportati telefoni cellulari e tablet;
  • il tentato furto presso un centro commerciale di Broni (PV), commesso il 10 giugno 20201;
  • il furto in un centro commerciale di Mazzano (BS), consumato il 22 giugno 20202, nel corso del quale sono stati asportati numerosi telefoni cellulari e tablet;
  • il tentato furto presso un centro commerciale di Brembate (BG), commesso il 24 giugno 2020;
  • la rapina in danno di un automobilista avvenuta lo stesso 24 giugno in un’ area di parcheggio di Somma Lombardo (VA), nel corso della quale sono stati asportati denaro contante e un’autovettura;
  • il tentato furto presso un centro commerciale di Daverio (VA), commesso il 29 giugno 2020;
  • il furto di 4 autovetture e 3 targhe utilizzate per commettere i reati;
  • diversi episodi di riciclaggio di autovetture, in fase di accertamento, consistenti nell’applicazione delle targhe trafugate sui veicoli utilizzati per commettere i fatti-reato.

Individuati i colpevoli

Quattro le persone sottoposte a fermo su decreto emesso dal Pm della Procura di Alessandria, Andrea Trucano. Cinque quelle fermate d’iniziativa dai militari operanti, tra cui una donna, già indagata con i primi quattro ancorché non colpita dal medesimo decreto di fermo, sorpresa mentre si stava apprestando ad abbandonare il territorio nazionale per rifugiarsi nel Paese di origine.
I quattro fermati d’iniziativa dai militari operanti, invece, venivano sorpresi all’interno di una struttura abitativa dell’insediamento di nomadi di via della Offelera, a Monza, mentre insieme ad altri, tra i quali due dei fermati su decreto dell’autorità giudiziaria, cercavano di occultare circa 200 tra telefoni cellulari e tablet, risultati provento dell’ennesima spaccata commessa alle 02.40 precedenti ai danni del negozio “Euronics” sito all’interno del centro commerciale “Auchan” di Cesano Boscone.

La tentata fuga e l'arresto con l'elicottero

In occasione dell’irruzione dei militari nel campo nomadi, tutti i presenti avevano cercato di dileguarsi dalle finestre dell’abitazione venendo subito bloccati. Solo uno era riuscito a fuggire, venendo però rintracciato poco distante dall’equipaggio dell’elicottero del 2° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bergamo – Orio al Serio, che stava fornendo copertura aerea all'operazione. Così è scattato l'inseguimento: il fuggitivo a piedi, i carabinieri in elicottero, fino a un'area campestre dove l'uomo si era visto piombare addosso il velivolo che, in totale sicurezza, riusciva ad atterrare a pochi metri da lui. Due militari dell'equipaggio erano quindi scesi rapidamente e, raggiunto e bloccato, lo aveano consegnato ai colleghi a terra.  talché due militari componenti l’equipaggio, prontamente scesi, lo raggiungevano, bloccandolo e consegnandolo, poco dopo, ai colleghi a terra che lo stavano inseguendo.
Una volta in caserma, l’uomo risultava colpito da provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria di Cremona, che ne disponeva la custodia cautelare in carcere.

Sequestrata anche un’auto e gli attrezzi del lavoro

Oltre a refurtiva per oltre 50mila euro di valore, subito restituita ai legittimi proprietari, nel corso delle operazioni veniva altresì recuperata un’autovettura Range Rover Evoque, condotta da uno dei fermati e con a bordo un suo connazionale 24enne deferito in stato di libertà per ricettazione, risultata rubata il 13 luglio ad una donna di Padenghe sul Garda, anch’essa subito restituita alla legittima proprietaria.

Venivano invece rinvenuti e sequestrati, nella disponibilità dei fermati e dell’arrestato, numerose mazze ferrate, flessibili e altri attrezzi atti allo scasso, nonché abbigliamento vario utilizzato per il travisamento.
Espletate le formalità di rito, i fermati e l’arrestato venivano rinchiusi presso le Case Circondariali di Monza e Busto Arsizio, mentre la donna veniva condotta presso quella di Milano San Vittore, tutti a disposizione delle competenti Autorità Giudiziarie.

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