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Fontana con il vicepresidente della Croce Rossa cinese: "Misure troppo poco rigorose"

L'uomo che ha diretto l'emergenza a Wuhan, nell'epicentro del coronavirus: "Non ci sono altre scelte di fronte alla vita"

Fontana con il vicepresidente della Croce Rossa cinese: "Misure troppo poco rigorose"
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In diretta dal punto stampa di Regione la conferenza stampa con il vicepresidente della Croce Rossa cinese Sun Shuopeng.

"E' il momento di chiudere le attività economiche e stare a casa"

"Quello che state affrontando ora è simile a quello che è stato affrontato a Wuhan, epicentro del Covid-19. Ci si sta muovendo ora verso un sistema internazionale di gestione della malattia. Se vengono aumentate le misure di quarantena è più facile identificare le persone esposte, da trattare e quindi è più facile intervenire. A Wuhan dopo un mese di quarantena completa, gli ospedali hanno potuto iniziare a trattare i pazienti e superare il piccolo della patologia. Dopo una prima valutazione a Padova ci siamo mossi a Milano, abbiamo visto in Lombardia che le policy non sono così strette: non si usano le mascherine, le persone ancora in giro e il trasporto pubblico è ancora attivo. Ora è momento di chiudere le attività economiche e stare a casa. Dal governo ad ogni singola persona, tutti devono essere parte della macchina, servono misure di chiusura molto elevate per prevenire la diffusione. Serve stoppare ogni attività economica, tutte le persone devono stare a casa perché la cosa più importante è la salute delle persone. Non c’è una seconda scelta di fronte alla vita".

Il presidente Attilio Fontana:

"Chi ha vissuto quest'emergenza conferma quel che è necessario fare. Si deve chiedere al Governo provvedimenti ancora più rigorosi. Non si deve aspettare più niente, si devono prendere le decisioni che serve prendere. Oggi parlerò col Presidente del Consiglio e chiederò si prendano i provvedimenti che ci sono stati suggeriti".

Il "caso" dell'ospedale da campo a Bergamo

Fontana è poi intervenuto sull'ospedale da campo a Bergamo, che ieri il sindaco Giorgio Gori aveva spiegato "essere stato fermato dalla regione perchè non ci sarebbero medici e infermieri":

"Oggi pomeriggio dall'assessore Giulio Gallera verrà data conferma che i lavori dell'ospedale da campo riprenderanno, perchè siamo riusciti a recuperare un gruppo di medici che potrà renderlo efficiente ed efficace. C'è stata qualche parola ruvida ma è la tensione a causa di tutto. Fino a che non avevamo certezza di trovare medici era inutili realizzare una cattedrale nel deserto. I lavori riprenderanno".

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