Fiato sul collo a pusher e clienti nel Tradatese: i numeri della terza edizione del Progetto Parchi
Dieci settimane di pattuglie congiunte, fuori dall'orario di servizio, lungo le strade che attraversano i boschi del Parco Pineta
Gioco di squadra contro spaccio e prostituzione. Terzo anno, e terzo bilancio per il Progetto Parchi finanziato con 8mila euro dalla Regione che da ottobre a dicembre ha visto impiegati undici agenti dei tre comandi di Polizia locale di Tradate, Venegono Inferiore e Venegono Inferiore impegnati fuori dal normale orario di servizio a pattugliare le strade che attraversano il Parco Pineta.
I numeri della terza edizione del Progetto Parchi
Strade, quelle, che si sa essere percorse quotidianamente dai clienti di pusher e prostitute, che hanno i loro affari fra il bordo delle strade e i bivacchi nascosti fra gli alberi. Dieci settimane di controlli, che hanno portato a percorrere 1544km, effettuare 34 posti di controllo e controllare 227 veicoli e rispettivi occupanti.
"Le modalità sono state le stesse delle passate edizioni, anche se con energie ridotte rispetto al 2022 quando parteciparono anche i Comuni della provincia di Como - ha spiegato giovedì in conferenza stampa il Commissario della locale Lorenzo Borroni - Abbiamo eseguito controlli mirati e approfonditi sulle auto in transito e su soggetti 'sospetti' sorpresi a transitare lungo quelle strade".
Verbali e sanzioni
In termini di risultati, si contano 36 verbali ai sensi del Codice della Strada fra soste a lato strada, mancate assicurazioni, mancato uso delle cinture di sicurezza, uso del cellulare alla guida e velocità eccessiva. Tra i verbali amministrativi, invece, spiccano i due emessi a due uomini sorpresi a scaricare una prostituta a lato strada.
Mancati, quest’anno, i sequestri di stupefacenti. Anche perchè, rispetto agli anni scorsi, sono mancate le operazioni congiunte che permettono agli agenti delle Locali di addentrarsi nei boschi e nelle aree dismesse dove operano gli spacciatori.
Solo una nelle 10 settimane di Progetto, "nonostante - hanno spiegato Borroni e il comandante Claudio Zuanon - la costante comunicazione dei servizi in programma a Questura, Prefettura e Carabinieri. Da parte nostra c’è stata la massima disponibilità a coollaborare, purtroppo rileviamo che non è stata colta".
"Tenere alta l'attenzione"
Ma quindi, al di là dei numeri, com’è la situazione in quell’area critica?
"L’azione repressiva, in particolare quella operata dai Carabinieri Cacciatori, ha avuto indubbiamente il suo effetto - ha risposto il sindaco Giuseppe Bascialla - Ma non può essere quella la soluzione. Personalmente credo che clienti e pusher si siano fatti più furbi: il fenomeno c’è ancora, anche se non intenso come prima, ma non alla luce del sole".
Diverso il discorso se si pensa alla sicurezza percepita, aspetto non secondario.
"E’ decisamente migliorata, come mi è stato riportato da numerosi cittadini - ha sottolineato il presidente della Commissione Sicurezza Salvatore Puleo - Per questo, sono soddisfatto dei risultati di questa terza edizione, e ringrazio tutti gli agenti e gli enti coinvolti".
"A gennaio busseremo alla Regione"
Già si pensa all’anno prossimo:
"A gennaio torneremo a bussare alla Regione perchè rifinanzi il progetto - ha concluso Bascialla - La collaborazione fra Comuni è fondamentale in queste situazioni, e tutte le istituzioni devono impegnarsi per sostenerla e per incentivare iniziative come questa tese alla sicurezza dei territori".