Fase 2, chi sono i congiunti? Per i fidanzati (sembra) incontri ancora vietati
La scelta di ampliare i trasferimenti verso i "congiunti" non chiarisce chi dal 4 maggio sarà lecito incontrare. La categoria infatti non è definita del nostro ordinamento
Il testo del nuovo DPCM che regolerà libertà e movimenti dal 4 maggio lascia adito a molte e diverse interpretazioni oltre che a numerosi dubbi. E uno di questi riguarda chi si potrà incontrare e chi no.
Chi sono i congiunti?
Per quanto riguarda gli spostamenti, la novità principale del DPCM firmato ieri sera dal Presidente del Consiglio Conte riguarda senza dubbio l'inserimento tra i "motivi di comprovata necessità" che giustificheranno i movimenti fuori casa (anche all'interno della stessa Regione e dello stesso Comune) per "incontrare i congiunti". Ma chi sono i congiunti? L'ordinamento infatti non definisce chi rientri o meno in questa categoria.
Termine ambiguo
Dove se ne parla, si parla infatti di "prossimi congiunti" intendendo i parenti. Nel Codice Penale la locuzione indica "gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un'unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti". Ma l'assenza dell'aggettivo "prossimi", unita alla scelta di non parlare esplicitamente di parenti o famigliari come in altri punti del decreto lascia adito a diverse interpretazioni. Se i parenti sono i "prossimi congiunti" chi s'intende tra i non prossimi, che sarebbe quindi lecito incontrare? Dubbi questi che saranno probabilmente definite nelle prossime settimane a suon di circolari e ordinanze.
Le prime impressioni
Anche dalle parole di Conte di ieri sera, sembra però che nella categoria si intenda far rientrare solamente le persone con cui si ha un legame di sangue o comunque di unione civile riconosciuta legalmente. Fino a nuovo ordine in vista del 18 maggio quindi si potranno probabilmente incontrare nonni, zii, cugini (di qualsiasi grado) ma non amici o partner.