Esplosione Rescaldina, disagi nei 5 nuovi alloggi per sfollati: Aler si difende

L'assessore regionale si difende dopo i problemi evidenziati negli appartamenti di via Romagna a Legnano

Esplosione Rescaldina, disagi nei 5 nuovi alloggi per sfollati: Aler si difende
Pubblicato:
Aggiornato:

Esplosione Rescaldina, i disagi.

Esplosione Rescaldina, Aler replica alle proteste

Esplosione Rescaldina: ora c’è un nuovo capitolo nella vicenda del post tragedia di via Brianza, quando il 31 marzo saltò in aria una palazzina a causa di una fuga di gas costata la vita al Sergente Maggiore dell’Esercito Saverio Sidella.
Nelle scorse settimane erano stati assegnati 5 alloggi Aler, in via Romagna a Legnano, ad altrettante famiglie di sfollati. Nei giorni scorsi i problemi. E ora prende posizione Aler: “Nessuna responsabilità è attribuibile ad Aler Milano che, invece, ha operato bene e puntualmente, per contribuire a risolvere i problemi” afferma l’assessore alle Politiche sociali, Abitative e Disabilità di Regione Lombardia Stefano Bolognini dopo i disagi registrati nella palazzina di via Romagna.

I disagi riscontrati

“Gli inquilini – prosegue Bolognini – hanno evidenziato ritardi nella riparazione di un ascensore, il mancato collegamento dei citofoni e una perdita d’acqua in un appartamento che non sono in alcun modo imputabili ad Aler, dal momento che si tratta di un condominio misto ed è, quindi, l’amministratore che deve attivarsi per i controlli. Al contrario Aler va apprezzata per aver sollecitato interventi con la massima urgenza. L’amministratore, nel confermare l’imminente soluzione delle problematiche, ha smentito le dichiarazioni riportare da un quotidiano in cui imputerebbe i ritardi ad Aler”.

La collaborazione

Prosegue l’assessore regionale: “E’ davvero un peccato che su una vicenda da prendere d’esempio per l’efficace collaborazione tra Amministrazioni pubbliche, si provi a gettare cattiva luce in questo modo. Ricordiamo che siamo intervenuti, attivandoci subito dopo lo scoppio nello stabile privato di Rescaldina, per fare alle famiglie coinvolte una risposta immediata e di vicinanza da parte delle istituzioni: abbiamo trovato una soluzione abitativa in soli 41 giorni. Quelli messi a disposizione sono appartamenti nuovi, mai abitati, concessi a titolo gratuito per un anno”.

Seguici sui nostri canali