Tradate

Emergenza Covid alla Melzi, 24 positivi tra i richiedenti asilo

Il sindaco Bascialla: "Emessa un'ordinanza di quarantena ma alcuni continuano a non rispettarla. Vediamo una gestione chiaramente inadeguata"

Emergenza Covid alla Melzi, 24 positivi tra i richiedenti asilo
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Emergenza Covid, focolaio nel centro di accoglienza alla Barbara Melzi di Tradate, 24 dei 38 richiedenti asilo ospitati sono positivi al tampone. Il sindaco ha messo la struttura in quarantena ma lamenta: "Continuano a uscire".

Emergenza Covid, focolaio al centro d'accoglienza

Ventiquattro positivi, 14 negativi al tampone. L'emergenza Covid arriva anche nel centro d'accoglienza alla Barbara Melzi. La prima notizia di un caso al sindaco Giuseppe Bascialla era arrivata mercoledì scorso. "Sabato ho emesso un'ordinanza per mettere tutta la struttura in quarantena ma continuano a uscire - ha lamentato il sindaco - La situazione è insostenibile, e la gestione di quel centro è chiaramente inadeguata".

Cronistoria

Come ha spiegato il sindaco in conferenza stampa l'attenzione particolare sulla Melzi, è iniziata 15 giorni fa quando ci si è accorti che alcuni operatori della Croce Rossa entravano negli spazi delle suore canossiane, anch'esse in quarantena, "con solo le mascherine", ha puntualizzato Bascialla. "L'ho segnalato al presidente provinciale della Croce Rossa, senza ricevere alcuna risposta. Mercoledì il responsabile Cri di Tradate mi ha avvisato che c'era un positivo ricoverato in ospedale. Sabato, vedendo che continuavano a uscire dalla struttura, ho emesso l'ordinanza. Lunedi infine ho saputo dei 24 casi positivi su 38 ospiti. Ieri anche i carabinieri con il capitano della Compagnia di Saronno e il Tenente di Tradate sono stati sul posto per ribadire che non devono uscire".

"Gestione grave e superficiale"

Bascialla punta il dito contro chi gestisce l'accoglienza nella struttura, la Croce Rossa:

"Sappiamo che c'è una pandemia, che il problema non va sottovalutato. Eppure rilevo una gestione completamente inadeguata. Abbiamo saputo che i positivi sono stati posti in camere singole al secondo piano e i negativi al primo, ma continuano ad andare nel cortile che è in promiscuità con le aree in uso alle suore. Così non va bene, e ho chiesto al viceprefetto di aprire un'indagine sulla vicenda".

Una vicinanza e la mancanza di una netta separazione delle strutture che, ha rimarcato il Presidente del Consiglio Claudio Ceriani, "in lice a questa vicenda è la conferma che la scelta di quella struttura nel 2015, in promiscuità con il convento, fu sbagliata".

"Chi ha avuto contatti lo segnali"

Bascialla conclude con un appello a chiunque possa aver avuto contatti con i richiedenti asilo:

"Sappiamo che alcuni di loro lavorano e lavoricchiano. Chi è entrato in contatto lo dica ai nostri servizi sociali così da attivare le misure di quarantena necessarie. Altrimenti non ne usciamo più. Non mi si tacci di razzismo: la superficialità nella gestione vista in questo frangente è un pericolo in primis per quei ragazzi venuti qui in cerca di un lavoro e per i noatri cittadini".

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