E' morto Roberto Maroni
Il "Barbaro Sognante" da tempo combatteva con un brutto male che lo ha strappato all'affetto dei cari nelle prime ore di oggi
L'ex Ministro dell'Interno e Segretario della Lega Roberto Maroni si è spento oggi, martedì 22 novembre, a 67 anni.
Addio a Roberto Maroni
Una vita nella Lega, spesso controcorrente. sin dalla fondazione, da tempo Roberto "Bobo" Maroni lottava contro una dura malattia, lo stesso che lo aveva costretto a ritirarsi dalla candidatura a sindaco di Varese e, sostanzialmente, dalla vita politica attiva. Politica cui ha dato tanto, ad ogni livello: segretario provinciale a Varese, consigliere comunale del 1990, poi nel consiglio nazionale nella Lega Lombarda. Deputato nel 1992: 30mila preferenze nella circoscrizione "di casa", Como-Sondrio-Varese.
Passano due anni, Maroni viene rieletto alla Camera e nominato Ministro dell'Interno, incarico che ricoprirà per otto mesi fino a quando Bossi non staccherà la spina del Governo Berlusconi. Una cesura che Maroni non accetta, che contesta fino ad arrivare quasi all'addio e allo scontro col popolo leghista che al congresso del '95 lo accoglie a fischi e richieste di dimissioni.
I rapporti si ricucirono, e nel 1996 torna in Parlamento e così nel 2001 quando fra Lega e Polo delle Libertà si sigla un accordo elettorale che lo vede fra i principali artefici. Torna al Parlamento e al Governo, come ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Di nuovo poi nel 2008, ma all'Interno. Nell'ottobre 2013 l'ingresso nei palazzi del potere della Lombardia, come presidente.
I Barbari sognanti e la Lega
Come detto, Maroni era uno che ha sempre saputo andare controcorrente, e che non si è mai fatto troppi problemi a farlo. Nel 2012 il "Barbaro Sognante", come da nome della sua corrente, viene eletto Segretario Federale, in un momento delicatissimo: è l'anno delle dimissioni di Umberto Bossi e dello scandalo Belsito, dei lingotti e delle lauree finte. La "notte delle ramazze" con Maroni in testa sarà una svolta per la storia del partito.
L'addio alla politica e Varese
Nel 2018 l'allontanamento dalla politica, almeno quella attiva e giocata di prima persona, rotto nel dicembre 2020 quando, durante l'ultimo consiglio comunale dell'ano a Varese, lancia la propria candidatura. Una candidatura che finisce nei fatti a gennaio del 2021, quando a causa di un malore viene ricoverato in ospedale. Il ritiro ufficiale arriverà solo a giugno, mettendosi comunque a disposizione del partito e del candidato, Matteo Bianchi.
Da allora, la politica per Maroni era diventata commento, per lo più tramite la sua rubrica su Il >Foglio, Barbari Foglianti, dalla quale non ha mai risparmiato stoccate e punture al suo partito, alla Lega di Salvini. L'ultima proprio dopo le elezioni politiche, quando aveva invocato un nuovo congresso. E detto che aveva anche il nome perfetto per la nuova guida del Carroccio.
Non lo scrisse mai.