Duecento candele fuori dalla stazione di Venegono: "Non si può rimanere indifferenti"
Presidio di solidarietà e denuncia fuori dalla stazione teatro di una delle due violenze di venerdì sera
Un presidio e una fiaccolata in solidarietà delle due ragazze vittime delle violenze in treno e fuori da quella stessa stazione, quella di Venegono Inferiore, venerdì sera.
Fiaccolata fuori dalla stazione dopo le violenze di venerdì
La risposta è forte, quanto silenziosa. Circa 200 persone hanno risposto all'appello, spontaneo, lanciato tra ieri e oggi sui social partecipando al presidio di solidarietà alle due giovani vittime di violenza, la prima riuscita, la seconda fortunatamente sventata, di venerdì sera.
Un cerchio silenzioso nel piazzale, illuminato dai lampioni e soprattutto dalle 200 e più candele. Piccole luci, che tutte insieme creano un bagliore contro le violenze e contro stazioni e treni diventati sempre più luogo di timore e paura, quando non di molestie, aggressioni e stupri.
Tra loro, anche il sindaco Mattia Premazzi, l'assessore ai Servizi Sociali Maria Chiara Cremona, Giunta e consiglieri comunali che hanno voluto portare la propria solidarietà e vicinanza e quella di tutta la comunità venegonese.
"L'iniziativa è nata spontaneamente tra i venegonesi ed è cresciuta col passaparola e sui social - ha commentato Premazzi - Come Amministrazione abbiamo voluto esserci per dare un segnale forte a nome di tutta la comunità, di solidarietà alle vittime e di sdegno e condanna davanti a una barbarie simile. Non si può restare indifferenti".