Due anni e mezzo e 4mila euro di multa per il "tassista delle lucciole"
Le andava a prendere in stazione e le portava sul "posto di lavoro", tra cui i boschi del Parco Pineta, poi le riportava indietro. Durante le feste "tariffa doppia, è festivo"
Due anni e sei mesi di condanna, 4mila euro di multa e l’auto confiscata: questa la decisione del giudice del Tribunale di Varese a carico di un 52enne di Vimercate denunciato nel 2019 dai Carabinieri di Tradate al termine di mesi di pedinamenti e intercettazioni.
Dalle stazioni ai boschi portando le prostitute al lavoro
La decisione è arrivata venerdì scorso dopo l’audizione dell’unico testimone, il luogotenente dei Carabinieri della Tenenza di Tradate Massimiliano Spirito. Era atteso anche l'esame dell'imputato, che però non si è presentato.
L'accusa per i 52enne era di sfruttamento della prostituzione dopo esser stato sorpreso a fare da "tassista" per diverse prostitute. I viaggi, quasi tutti dalle stazioni, tra cui quella di Abbiate Guazzone, ai "luoghi di lavoro" dove le donne si prostituivano (e in particolare quelle nel Parco Pineta) erano stati registrati dai carabinieri fra il settembre e il dicembre del 2019.
Le indagini
Il primo «avvistamento» che ha dato inizio alle indagini era stato il 14 settembre in via Sally Mayer, quando i militari notarono la Lancia Musa con al volante l’uomo e a bordo due donne di origine nigeriana.
"I colleghi hanno controllato le telecamere dei Varchi - ha spiegato Spirito - e rilevato che tutti i giorni, tra le 8 e le 8.30, transitava in direzione Como sotto quelle telecamere w ci ripassava in direzione opposta intorno alle 9".
Quei passaggi continui e periodici permisero ai carabinieri di ottenere il via libera all’installazione del gps e al controllo del telefono del brianzolo. Gps che, appunto, ha tracciato almeno una ventina di viaggi dalle stazioni verso le postazioni del Parco Pineta e, in provincia di Como, di Veniano, Lomazzo, Carugo, Appiano, Bregnano, oltre che quelle nel Milanese.
"A Natale tariffa doppia"
Nel fascicolo delle indagini anche le intercettazioni ambientali che hanno registrato le conversazioni fra lui e le sue passeggere: quelle in cui loro parlavano di clienti, prestazioni e prezzi, e quelle in cui lui chiedeva i soldi per il tragitto. Con tanto di "tariffa doppia" nel periodo di Natale. "E’ festivo", diceva.
Le richieste
La difesa, rappresentata dall’avvocato Elisa Gabbi aveva chiesto l’assoluzione. L’uomo, ha spiegato il legale nella discussione, "aveva una relazione amorosa con una delle signore che svolgevano l’attività di meretricio, e il fatto che l’accompagnasse, sporadicamente e occasionalmente, sul posto di lavoro non costituisce favoreggiamento".
La difesa ha cercato anche di far leva sulle "incertezze" che sarebbero emerse nelle indagini, sui tanti "si presume" e "verosimilmente" che accompagnavano il rapporto dell’Arma. Il PM, Marialina Contaldo, di contro, aveva chiesto 4 anni e sei mesi di reclusione (con l’aggravante della recidiva semplice) e 150 euro di multa.