«Dozza chiama Gorla», la generosità fa nascere un’amicizia
In pochi giorni l’unione delle forze ha portato una raccolta di materiale straordinario, caricato sul camion condotto in porto dagli Alpini Vincenzo Bonfanti e Stefano Canale.
La solidarietà di un paese genera un’amicizia che resta, nel segno di un’umanità vera e di un bene concreto, sollecito, silenzioso, efficace, semplice.
«Dozza chiama Gorla», portati 36 quintali di aiuti
E’ la storia generata dall’iniziativa «Dozza chiama Gorla», nata in modo spontaneo e quasi casuale dall’appello di un apicoltore di Romagna ai contatti in valle Olona e che in breve ha mosso la generosità di tanti. Convogliata nel carico di generi alimentari e prima necessità di 36 quintali consegnato venerdì scorso con un camion colmo degli sforzi della comunità gorlese per portare un aiuto alla gente colpita dall’alluvione. Una mobilitazione innescata da Cipta ambiente e da Carla Castellanza che ha presto trovato il traino di tante altre associazioni del territorio: dalla Gorla che lavora dei commercianti, alla Pro loco, alla Protezione civile, agli Alpini, fino alla Mensa del Padre nostro di Castellanza e all’adesione di negozi di alimentari e supermercati, oltre che dell’amministrazione comunale.
Una raccolta straordinaria
In pochi giorni l’unione delle forze ha portato una raccolta di materiale straordinario, caricato sul camion condotto in porto dagli Alpini Vincenzo Bonfanti e Stefano Canale. Ad accoglierli a Dozza, non solo l’amico apicoltore – commosso e grato – ma anche il vicesindaco del paese romagnolo e rappresentanti degli Alpini locali, con tanto di scambio dei gagliardetti a gettare le basi per una futura collaborazione. I generi raccolti e consegnati sono stati poi depositati secondo le indicazioni locali all’associazione No Sprechi che, insieme a Caritas, si occupa di distribuire gli aiuti alle persone nella necessità. Si chiude una prima fase, ma il desiderio di continuare a dare aiuto resta, come il legame tra due paesi costruito sul bene che si fa.