Disoccupazione, Astuti: "Sostegno alle aziende, apprendisti e meno burocrazia"

Nuovo progetto di legge per promuovere l'occupazione, la soddisfazione del consigliere regionale del Pd e primo firmatario della proposta

Disoccupazione, Astuti: "Sostegno alle aziende, apprendisti e meno burocrazia"
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Disoccupazione, il gruppo regionale del Partito democratico ha presentato un progetto di legge per promuovere l’occupazione. Parla  il consigliere regionale del Pd e primo firmatario della proposta.

Disoccupazione, il nuovo progetto di legge

In Lombardia, nel 2018, la disoccupazione, nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni, si è attestata intorno al 23%. Un dato comunque migliore rispetto alla media nazionale, ma pur sempre alto se confrontato con i principali partner europei. Tra le criticità che le imprese incontrano nell’assunzione di giovani vi è la scarsa preparazione per le esigenze del sistema produttivo: il 42% delle aziende non la ritiene adeguata. A questo dato si aggiunge quello relativo ai posti di lavoro non coperti per mancanza di personale qualificato che, secondo Confindustria, raggiungerebbe le 100mila unità. Senza contare l’eccessiva burocrazia, che costituisce un forte freno alla diffusione del contratto di apprendistato in una regione che ha un tessuto produttivo composto per il 95% da micro e piccole imprese. Per questo il Gruppo regionale del Pd ha presentato un progetto di legge che va a modificare e integrare l’articolo 20 della norma regionale del 2006 su “Il mercato del lavoro in Lombardia”.

“Nella nostra proposta, che consta di due articoli, si prevedono forme di sostegno economico non solo alle aziende, ma anche agli apprendisti – spiega Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd, primo firmatario della proposta -. L’obiettivo è ampliare il sostegno alle aziende che assumono giovani tramite contratto di apprendistato, al fine di incentivare ulteriormente la sua diffusione”.
Il progetto di legge chiede di incentivare le relazioni tra enti di formazione e istruzione, amministrazioni locali, parti sociali e aziende, in modo da diffondere l’utilizzo di questi contratti. “La costruzione di nuove reti tra le parti interessate permetterebbe di avere canali più chiari e veloci attraverso cui attivarli”, aggiunge il consigliere Astuti.

Un comma prevede di fornire al personale delle aziende conoscenza delle normative e delle procedure in materia di apprendistato. La modifica consentirebbe alle imprese di approcciarsi con più facilità al contratto e di garantire un più efficace affiancamento dell’apprendista.

“Infine, il nodo più critico di questa forma contrattualistica: la burocrazia. Mettere a disposizione delle aziende la modulistica necessaria per attivare l’apprendistato permetterebbe un più facile svolgimento delle procedure previste dalla normativa sul lavoro”.

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