La riforma

Dipendenze e contrasto alle droghe: approvata la riforma in Consiglio Regionale VIDEO

Non solo droghe e tossicodipendenze: approcci multidisciplinari anche contro ludopatia, abuso di farmaci, shopping compulsivo e dipendenza da internet

Pubblicato:

Approvata in Consiglio regionale la riforma del sistema delle dipendenze patologiche e di contrasto alle droghe. Il consigliere leghista e presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti: "Regione Lombardia fa da apripista ad un nuovo sistema di intervento sulle dipendenze".

Dipendenze e contrasto alle droghe, via libera alla riforma

"Regione Lombardia rinnova il proprio sistema di intervento sulle dipendenze patologiche. Molta attenzione alle nuove dipendenze e corsia preferenziali per i minori e le loro famiglie".

Così Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia e relatore del PdL 133 “Nuovo sistema di intervento sulle dipendenze patologiche”, approvato dall’assise regionale durante la seduta odierna.

"Il progetto di legge che oggi abbiamo approvato – spiega Monti – si propone di ridefinire il sistema di intervento in ambito di dipendenze patologiche, introducendo concetti innovativi come l’aggancio e la diagnosi precoce, i programmi di cura e riabilitazione e l’ampliamento della presa in carico non solo del paziente ma anche dei famigliari. Un’attenzione particolare è rivolta alla cura dei minori e al loro recupero sociale e formativo".

I numeri della Lombardia

In Lombardia come a livello nazionale, le politiche finora messe in campo contro il consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope non hanno invertito la tendenza, risultando inefficaci soprattutto guardando ai dati di cannabis e droghe sintetiche.

Le persone prese in carico nel 2019 dalle strutture pubbliche e private sono state 49.597, in leggero aumento (+2%) rispetto all’ultimo triennio. La maggior parte di loro viene presa in carico per dipendenza da oppiacei (40% dei casi) o da cocaina (35% dei casi) mentre il 25% degli under 30 consuma al meno una volta al mese droghe sintetiche o cannabis.

Contrasto alle nuove dipendenze

Nel testo non ci si sofferma solo sulle dipendenze da sostanze illegali ma si guarda anche alle nuove dipendenze come l'abuso di farmaci, il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo e la dipendenza da internet. "È sbagliato pensare che questo tipo di fenomeni siano meno invasivi - spiega Monti - in realtà sono espressione di un profondo disagio psichico che necessita di un’efficace presa in carico. Molto importante anche l’aspetto della doppia diagnosi: circa il 20% degli utenti è dipendente da due o più forme di disagio psichico. Per far fronte a questo problema sociale, abbiamo, come gruppo Lega, fortemente voluto questo progetto di legge, di cui sono relatore e primo firmatario".

Presa in carico multidisciplinare

emanuele monti riforma dipendenze

"Le nuove disposizioni normative – continua Monti – metteranno le unità d’offerta in condizione di operare in maniera rapida ed efficace su un fenomeno in continua crescita, attraverso l’azione sinergica di tutto il Sistema Sanitario Regionale, superando la logica della prestazione verso una presa in carico multidisciplinare".  Per questo, viene istituito il "Comitato di Indirizzo e Coordinamento in Area Dipendenze", un organo presieduto dal Presidente della Giunta regionale, che avrà il compito di collaborare alla realizzazione degli atti di Giunta in materia di dipendenze, necessari per l’attuazione delle politiche regionali.

Una rete diffusa contro le dipendenze

A livello territoriale, presso le ATS, è costituita la Rete Diffusa Dipendenze (Re.Di.Di.), al fine di promuovere, organizzare e coordinare l’interazione sinergica dell’attività erogativa delle diverse componenti pubbliche e dei soggetti privati accreditati. Vi partecipano tutti gli attori sanitari e sociosanitari del territorio. Inoltre, ogni ATS, sempre nell’ambito del territorio di competenza, costituisce, in accordo con almeno una ASST, un IRCCS o altro soggetto di ricovero e cura accreditato, una Equipe Specializzata Ospedaliera Dipendenze (E.S.O.D) per il trattamento della disintossicazione e di situazioni cliniche complesse.

Per quanto concerne il superamento della frammentazione delle unità di offerta residenziali e semiresidenziali, Regione Lombardia le converte in Centri di Cura e Riabilitazione per le Dipendenze (C.R.D), e ne aggiorna i criteri di accreditamento. I CRD, all’interno della dotazione di posti letto accreditati, possono offrire programmi specializzati, terapeutici, educativi e di doppia diagnosi.

Per i minori, invece, viene istituito presso la Direzione Generale Welfare il Coordinamento di Prevenzione e Presa in Carico, con lo scopo di garantire su tutto il territorio regionale la presa in carico, il trattamento e la riabilitazione dei minori con particolare attenzione all’area penale minorile, agli adolescenti, ai minori in carico ai servizi sociali, alla neuropsichiatria infantile e all’area della formazione professionale. Ad ogni utente viene promossa la possibilità di accedere a percorsi formativi qualificanti volti all’inserimento lavorativo e alla totale inclusione sociale.

"Infine - continua il consigliere - con l’obiettivo di favorire il coinvolgimento della società civile nel contrasto allo sviluppo delle dipendenze patologiche, vogliamo promuovere la partecipazione degli enti del Terzo settore ai progetti di prevenzione, ai programmi di cura e di reinserimento sociale".

Le risorse non mancano: altri 16,5 milioni al Servizio Socio Sanitario

"Molto importante – aggiunge il Presidente della Commissione, Emanuele Monti, - la dotazione finanziaria di questa riforma. Alle risorse già previste nell’ambito del provvedimento di Giunta relativo alle regole per la gestione del Servizio Sociosanitario Regionale, questa legge stanzia ulteriori 16,5 milioni già sul prossimo esercizio finanziario, portando la dotazione complessiva a 169 milioni di euro. Sono molto soddisfatto del percorso istruttorio del PdL 133 – conclude – durante il quale abbiamo incontrato professionisti di altissimo livello come il Procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minori di Milano, Ciro Cascone, e oltre 60 rappresentanti del mondo delle comunità, dei SERD e degli SMI. Abbiamo accolto anche molte proposte pervenute dalle minoranze proprio per dare una risposta unitaria alle criticità del fenomeno. Questa riforma farà da capofila per il sistema delle dipendenze a livello nazionale. La Lombardia si dimostra ancora una volta il modello da seguire".

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali