Defibrillatore rubato dal parco pubblico di Legnano
Lo strumento salvavita era stato posizionato nell'area verde nel 2017 grazie all'impegno dei volontari di Sessantamilavitedasalvare
Defibrillatore rubato: sparito il dispositivo salvavita installato al parco Falcone e Borsellino di Legnano.
Defibrillatore tubato a Legnano
E’ sparito il defibrillatore che si trovava nel parco pubblico Falcone e Borsellino, nel cuore del centro cittadino di Legnano. Ignoti, nella notte, si sono portati via il prezioso strumento che può salvare la vita in caso di arresto cardiaco e che era stato posizionato nell’area nel dicembre 2017 (nella foto un momento dell’inaugurazione). Una notizia che ha lasciato tutti sgomenti, in primis i volontari dell’associazione Sessantamilavitedasalvare che avevano fortemente voluto l’apparecchio e da anni sono impegnati nel sensibilizzare sulla distribuzione capillare di questi salvavita sul territorio.
Il commento
“Dobbiamo confermare il furto del defibrillatore che si trovava nel parco – afferma il presidente dell’associazione Mirco Jurinovich – Si tratta della stessa postazione che, qualche tempo fa, era stata oggetto di vandalismi ma ora è stato portato via l’importante strumento. Un gesto sicuramente da condannare, per fortuna si tratta del primo episodio di furto da quando, nel 2012, abbiamo iniziato a distribuire i defibrillatori sul territorio dell’Altomilanese. Un atto vandalico che è figlio della mancanza di informazione sulla tematica dell’arresto cardiaco improvviso, che causa 70mila morti ogni anno, dovuta anche alla mancata approvazione del disegno di legge 1441 che rimane ancora bloccato al Senato nonostante i dati Istat abbiano mostrato come nel 2020 ci sia stato un aumento di morti dovuti a cause cardiovascolari proprio per il ritardo dei soccorsi per via dell’aumento di chiamate che alla necessità degli equipaggi di indossare tutti i presìdi di protezione individuale allungando così i tempi di intervento”.
E aggiunge: “Quanto accaduto potrebbe non ridursi a un semplice furto ma, come successo qualche giorno fa in Sicilia dove un uomo è stato colpito da arresto cardiaco ma non è stato possibile utilizzare il defibrillatore (che si trovava in una postazione pubblica) perchè era stato rubato. In quel caso l’accusa, da furto, è diventata omicidio colposo”.