Oggi la decisione?

Dall'ipotesi deroghe a quelle di nuova zona rossa nazionale: forse nuovo Dpcm in arrivo

Oggi una seconda riunione con i capidelegazione della maggioranza dopo le immagini delle piazze e delle vie dello shopping di ieri

Dall'ipotesi deroghe a quelle di nuova zona rossa nazionale: forse nuovo Dpcm in arrivo
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Nella prima domenica di Italia in zona gialla ha ribaltato la discussione nel Governo e nella maggioranza: dalle ipotesi di deroghe per Natele, Santo Stefano e Capodanno ora si discute su maggiori restrizioni e zone rosse.

Dalle deroghe alle zone rosse nel giro di una domenica

Strade affollate, gente nei negozi e nelle piazze: le immagini, non certo imprevedibili, della prima domenica di zona gialla in quasi tutta Italia (solo l'Abruzzo resta arancione) hanno dato forza all'ala rigorista della maggioranza di Governo che dopo la prima riunione ieri, oggi dovrebbe ritrovarsi insieme al Cts per valutare non le deroghe per i giorni di festa, sul tavolo fino a ieri, ma nuove e ulteriori restrizioni. Una rincorsa iniziata dopo le immagini delle vie dello shopping piene di gente nella prima domenica di "libertà" e, anche, di cashback, iniziative e appelli a fare gli acquisti di Natale nei negozi fisici riaperti in molti casi dopo un mese di serrande abbassate.

Deroghe solo ai piccoli comuni

Si parlerebbe di una zona arancione, o addirittura rossa, per tutto il Paese nei giorni festivi e prefestivi, un nuovo lockdown che si attiverebbe in occasione del Natale. Con un'unica deroga, forse, per gli spostamenti fra i piccoli Comuni, quelli con meno di 5mila abitanti.

Un nuovo Dpcm?

Oltre al cambio di direzione sulle regole per le festività, ce ne sarebbe un altro sul metodo da seguire per le regole. Quando si parlava di deroghe per permettere alle persone di raggiungere le proprie famiglie il Presidente del Consiglio Conte aveva prima parlato di interpretazioni "morbide" nelle FAQ, poi aveva gettato la palla al Parlamento, ora invece si delineerebbe la possibilità di un nuovo Dpcm che sostituisca quello approvato a inizio dicembre e che avrebbe lo scopo di ridurre il rischio assembramenti e frenare di nuovo gli spostamenti: quindi chiusura (di nuovo) di bar e ristoranti e, forse, maggiori restrizioni sugli orari.

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