Como

Covid, dall'Asst Lariana: “Raggiunto il picco della seconda ondata. Cala la pressione sul Pronto soccorso”

Il Dg Banfi avverte: "E' verosimile che da metà gennaio i contagi possano tornare a crescere"

Covid, dall'Asst Lariana: “Raggiunto il picco della seconda ondata. Cala la pressione sul Pronto soccorso”
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Nell'Asst Lariana non si canta ancora vittoria ma si inizia a vedere la luce in fondo al tunnel della seconda ondata Covid. A spiegarlo il Direttore Generale degli ospedali comaschi Fabio Banfi: "La situazione non è ancora particolarmente entusiasmante, abbiamo 343 pazienti ricoverati all’ospedale Sant’Anna, 47 a Cantù, 26 a Mariano nella Degenza sub acuti e 16 nella Degenza di comunità di via Napoleona. Ci sono però segnali di una minor pressione sui Pronto Soccorso e questo è un dato incoraggiante".

Covid, Asst Lariana: "Raggiunto il picco massimo"

"Anche le curve e i grafici relativi a questa seconda fase della pandemia sembrano indicare che il picco massimo sia stato raggiunto - spiega Banfi - Detto questo serve la massima attenzione da parte di tutti e il rispetto delle misure di sicurezza (utilizzo delle mascherine, distanziamento sociale e lavaggio delle mani)”. Così il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi commenta gli ultimi dati di questa mattina sui pazienti ricoverati.

I numeri dei ricoveri nel Comasco

"Se a fronte delle dimissioni giornaliere non avremo altrettanti ricoveri e la pressione sul Pronto Soccorso diminuisce – prosegue il dg – penso che nel corso dei prossimi giorni potremo iniziare a restituire almeno la Degenza Medica 1 per l’accoglienza dei pazienti no Covid". Ad oggi l’ospedale Sant’Anna vede dedicati ai pazienti Covid 25 posti letto in Medicina d’urgenza, 18 nella Degenza Medica 1, 46 nella Degenza Medica 2, 54 nella Degenza Medica 3, 50 nella Degenza Chirurgica 2, 54 nella Degenza Chirurgica 3, 40 nella Riabilitazione, 32 nella Day/Week Surgery, 27 in Terapia intensiva, 7 in Ostetricia (il Sant’Anna è stato individuato come Centro di Medicina Materno Fetale per l’assistenza anche a donne gravide, o che hanno appena partorito, Covid positive). Dei 343 pazienti ricoverati, 140 sono quelli che necessitano di ventilazione assistita (27 dei quali sono ricoverati in Terapia intensiva).

All’ospedale di Cantù i posti letto messo a disposizione sono 19 nella Day/Week Surgery, 24 nel reparto Multidisciplinare, 6 in Terapia intensiva. Dei 47 pazienti ricoverati, 18 sono quelli che necessitano di ventilazione assistita (6 dei quali sono ricoverati in Terapia Intensiva). Con i medici e i coordinatori infermieristici, infine, la direzione ha avviato i primi incontri per definire la programmazione degli interventi per la terza fase pandemica.

“Verosimile avere i contagi in crescita a metà gennaio”

"Nessuno si augura di dover affrontare una nuova emergenza – conclude il dg – ma è verosimile che da metà gennaio i contagi possano tornare a crescere. Posto che ci siamo mossi e ci stiamo muovendo sul fronte dei dispositivi di sicurezza, dei medicinali e delle apparecchiature per assistere i malati, della definizione dei percorsi e delle assunzioni di personale, a gennaio sarà il fattore umano ad assumere la prevalenza di risorsa strategica e sarà importante e necessario fare tutto il possibile per mitigare la fatica dei nostri operatori. Per questo li abbiamo incontrati e abbiamo chiesto loro di avanzare proposte in merito alla definizione condivisa degli assetti organizzativi".

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