Bufera passata

Covid a Varese, fase critica alle spalle: chiude il secondo reparto di Medicina ad Alta Intensità

Il professor Dentali: "Emozione indescrivibile, è come issare la bandiera sulla vetta appena conquistata"

Covid a Varese, fase critica alle spalle: chiude il secondo reparto di Medicina ad Alta Intensità
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Il primo reparto MAI, Medicina ad Alta Intensità, era stato chiuso a fine aprile e oggi, sabato 16 maggio, chiude anche il secondo. Soddisfatto il responsabile Francesco Dentali.

Medicina ad Alta Intensità, chiude il secondo reparto per i pazienti critici

Si era partiti con 170 posti letto suddivisi in tre reparti di Medicina ad Alta Intensità e due aree di osservazione,  dedicati interamente ai pazienti Covid. In quelle stanze predisposte su idea del Direttore Sanitario Lorenzo Maffioli ed affidate alla responsabilità del professor Francesco Dentali e a un team di medici, infermieri ed OSS per far fronte all'emergenza all'Ospedale di Circolo di Varese sono stati accolti e curati centinaia di pazienti. Oggi, il secondo di quei tre reparti chiude liberando 58 posti letto.

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Nel MAI 1, quello chiuso oggi, erano ricoverati i pazienti più critici tra quelli dei tre reparti, molti dei quali bisognosi di ventilazione con casco. Sempre qui, hanno offerto il loro supporto Tommy e gli altri robottini, mentre in altre stanze sono stati utilizzati sistemi di telemetria particolarmente innovativi, preziosa eredità di questa triste emergenza. Telemetria e robot che sono riusciti nel loro scopo: in questi mesi nessuno dei sanitari operanti nei reparti MAI è stato infettato dal coronavirus. 

Resta l'Hub Covid

All'Ospedale di Circolo resta attivo ora l'Hub Covid, un reparto di oltre 50 posti letto destinato a restare aperto per accogliere i pazienti colpiti da questa malattia ancora troppo poco conosciuta provenienti da Varese e non solo.

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"Emozione che non si può descrivere"

"La soddisfazione con cui abbiamo trasferito a Cuasso l'ultimo paziente, guarito ma in attesa di negativizzarsi, è qualcosa che non si può descrivere. - commenta il professor Dentali - E' come issare la bandiera sulla vetta appena conquistata. La stanchezza accumulata in questi mesi senza orari non la sentiamo oggi, c'è posto solo per il sollievo e l'orgoglio di avercela fatta senza che nemmeno uno tra medici e specializzandi si sia infettato!".

Soddisfatto anche il Direttore Generale dell'Asst Sette Laghi Gianni Bonelli

"La nostra Azienda ha saputo fronteggiare fieramente questo nemico subdolo grazie ad un gioco di squadra straordinario, che ha coinvolto sette ospedali. Un ruolo decisivo lo ha svolto la nostra MAI, un reparto ipertrofico che, nonostante queste dimensioni, ha saputo smarcarsi come il migliore dei playmaker con agilità ed efficacia nell'azione. Oggi è una bella giornata per il nostro Ospedale, ma non dobbiamo ancora abbassare la guardia, mentre ci prepariamo ad entrare nel vivo della nostra Fase 2".

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