Coronavirus, messe senza fedeli e oratori chiusi
I vescovi lombardi chiedono ai sacerdoti di "non celebrare le Sante Messe Feriali col popolo". Edifici di culto comunque aperti.
La decisione della Conferenza Episcopale Lombarda dopo la riunione straordinaria di stamattina a Caravaggio: messe senza fedeli e oratori chiusi contro l'emergenza coronavirus.
Messe senza fedeli fino a sabato
La Conferenza Episcopale Lombarda si è riunita lunedì 2 marzo in seduta straordinaria a Caravaggio, in provincia di Bergamo. All’ordine del giorno dei vescovi delle diocesi di Milano, Bergamo, Mantova, Como, Vigevano, Crema, Lodi, Cremona, Pavia e Brescia un confronto alla luce del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un vertice che si è concluso con la decisione di continuare a celebrare le Messe senza fedeli per l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus.
"In ordine alla celebrazione dell’eucaristia il nostro desiderio più profondo era e rimane quello di favorire e sostenere la domanda dei fedeli di partecipare all’eucaristia – si legge nella nota dei vescovi – Considerata la comunicazione odierna della CEI che, interpretando il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, invita a non celebrare le Sante Messe feriali con il popolo, chiediamo ai sacerdoti, alla luce della delicata situazione sanitaria e delle richieste delle autorità competenti, di continuare a celebrare le Sante Messe feriali senza la partecipazione dei fedeli sino a sabato 7 marzo. Ci riserviamo di dare altre indicazioni, entro venerdì 6 marzo, alla luce di ulteriori sviluppi e delle decisioni delle istituzioni. Le chiese continuino a restare aperte, nel rispetto delle norme del Decreto, per la preghiera".
Oratori chiusi
Restrizioni anche per gli oratori, che resteranno chiusi fino all'8 marzo:
"Consapevoli della sofferenza e del disagio arrecato dalla situazione, in ordine ai nostri oratori, assunto il parere degli organismi pastorali preposti, sono sospese fino all’8 marzo compreso tutte le attività formative aggregative e sportive – si legge ancora nel documento – E’ disposta la chiusura degli spazi aperti al pubblico. Fino a domenica 8 marzo compresa le iniziative e gli incontri presso altri ambienti parrocchiali restano sospesi. Confidiamo che le misure di rigore alle quali aderiamo per senso di responsabilità a tutela della salute pubblica siano condivise da tutte le istituzioni ecclesiali e civili e accolte in ogni ambito in modo corale. Ringraziamo i sacerdoti, i collaboratori e gli operatori sanitari e di ordine pubblico, con tutti i volontari, per l’opera svolta, incoraggiandoli a perseverare nel loro servizio. Affidiamo le comunità diocesane, con un particolare pensiero a quelle più provate, ai malati e colpiti dalla calamità in atto, all’intercessione materna e confortante di Maria, la Vergine venerata a Caravaggio".