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Coronavirus in Lombardia, gli aggiornamenti del 19 marzo

Sono passati dieci giorni dal decreto dell'8 marzo con le prime forti restrizioni, si spera di vedere i primi risultati.

Coronavirus in Lombardia, gli aggiornamenti del 19 marzo
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Tra pochi minuti la conferenza stampa odierna con tutti i dati aggiornati sul coronavirus in Lombardia.

Coronavirus in Lombardia, conferenza stampa

Convocata alle 17 la quotidiana conferenza stampa con gli assessori Fabrizio Sala, Pietro Foroni, Giulio Gallera a Davide Caparini. Qui la diretta.

Davide Caparini:

"Abbiamo acquistato 611 letti di terapia intensiva, ad oggi 281 nuovi respiratori polmonari che integreranno quelli che speriamo la Protezione Civile ci darà, e 9941 caschi chip-up. Lo sforzo è immenso, il mio appello è a rispettare le regole".

Fabrizio Sala:

"Grazie a celle telefoniche, evidenziamo a ieri che 42% persone si sono mosse da casa, rispetto a un giorno normale prima dell'inizio dell'emergenza. Ci sembra ancora un dato molto alto, vero che domenica eravamo al 28% e sabato al 34% ma c'è ancora troppo movimento. Domani faremo analisi più dettagliate sulle fasce orare e sui dati che ci arrivano. Tutto il mondo sta studiando questo virus. Noi pensato di dare una mano, soprattutto a chi non ha i mezzi finanziari per portare avanti la sua ricerca e da domani sul sito www.openinnovation.regione.lombardia.it apriremo manifestazione di interesse aperta a tutti i soggetti che vogliano co-investire con noi. La Lombardia ci mette 4 milioni, primo per cercare lo sviluppo di antivirali e altre terapie per risposta rapida. Secondo,  terapie per affrontare coronavirus e future epidemie. Terzo, sviluppo diagnostica come tamponi express o metodi più veloci, se sono meglio di quelli attuali li finanziamo e applichiamo. Quarto, sviluppo di strumenti veloci e affidabili per individuare i portatori di Covid-19, come applicazioni di monitoraggio. Non partiamo da zero, il mondo scientifico lombardo è al lavoro da parecchio tempo, da prima dello scoppio dell'epidemia in Lombardia. Penso che tra qualche giorno il mondo della ricerca qualcosa di positivo, in stima per il futuro, potrà dircelo".

L'ospedale di Bergamo

Giulio Gallera:

"Su alcuni giornali uscito che Regione Lombardia aveva bloccato l'ospedale da campo di Bergamo. Mai fatto, anzi è un'iniziativa cruciale per un territorio in massima sofferenza. Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti possibili per alleggerire la fatica degli operatori e consentire spostando alcuni pazienti di avere ancora capacità di ricovero.

Da 724 siamo passati a 1250 posti di terapia intensiva con il personale che avevamo. Avremmo anche spazio per nuovi posti letto di pneumologia o terapia intensiva ma da un lato mancano i respiratori che stiamo recuperando anche grazie alla Protezione Civile, 25 ogni notte, dall'altro per il personale che è il vero tema. Più volte abbiamo parlato di collocare fuori dagli ospedali delle strutture di supporto per ricezione delle persone che si presentano per ricovero, ma prima di parlare di luoghi serve personale e l'abbiamo sempre detto. Esploriamo tutte le strade, mettiamo in campo più opzioni. Non siamo persone da annunci. Ieri abbiamo chiesto di differire l'attivazione dell'ospedale da campo  di Bergamo perchè non avevamo certezza di recuperare il personale. Sapendo che arriveranno i medici dalla Cina, possiamo iniziare a lavorare. E sta per partire dai nostri dirigenti una lettera alla Protezione Civile dicendo che siamo pronti a partire. Sabato mattina poi prenderanno il volo 53 medici cubani specializzati che invieremo a Crema, altro presidio in sofferenza. A Cremona avvieremo grazie a Chiese Evangeliche l'ospedale da campo. E a Bergamo con la stessa serietà oggi possiamo dire che si parte".

Pietro Foroni:

"Queste tre iniziative rientrano in ottica di protezione civile: quando il sistema sanitario non riesce più a reggere, servono celermente nuovi spazi. Noi annunciamo le cose quando c'è certezza di realizzarle. Ieri mattina a Bergamo è stato fatto un sopralluogo di tipo tecnico, prima di avere numeri e personale. Ringraziamo gli alpini che forniranno la struttura dell'ospedale da campo, già usato in altri contesti di emergenza e tra i meglio attrezzati al mondo".

I dati

Giulio Gallera:

"Dati altalenanti, alcuni positivi altri in crescita:

  • Positivi: 19.884, di cui 13.938 attuali (+2.171)
  • Ospedalizzati: 7.387 (+182)
  • In Terapia Intensiva: 1.006 (+82) su circa 1250 posti totali
  • Decessi: 2.168 (+ 209)
  • Dimessi: 3778

Dobbiamo stringere i denti, e interloquiremo col Governo. Questi dati indicano che il virus continua a crescere, e anche a livello provinciale i dati fanno riflettere: Bergamo è a 4645 casi e Brescia a 4247. Como è a 338 con 52 casi in più, Lecco a 530 con +64, Sondrio in un giorno ha 80 positivi in più arrivando a 155, e Milano 3778 con crescita +634. Questo è un dato che ci preoccupa, se si diffonde velocemente a Milano ci sono grossi rischi, solo a Milano 1378 positivi. Noi stiamo facendo di tutto ma se non sono i cittadini a combattere non ci sarà efficienza e concretezza del sistema sanitario lombardo nè aiuti che potranno farci vincere. I nostri ospedali sono arrivati a situazioni di fatica quasi assoluta, noi continuiamo a combattere ma c'è bisogno che i cittadini siano motore di tutto questo. Aspettiamo i risultati di domenica: i chilometri più difficili sono gli ultimi, e forse siamo in questa situazione. Sono passate quasi due settimane e pensavamo che i sacrifici fossero sufficienti ma il traguardo è ancora un po' più in la. Dobbiamo stringere i denti. ".

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