Con il Ponte del Sorriso i bambini ricoverati giocano insieme, anche se isolati VIDEO
Grazie alla tecnologia, la Onlus delle pediatrie varesine è riuscita a trovare un modo per "rompere" virtualmente l'isolamento dei bambini ricoverati
Il Ponte del Sorriso ha ideato e messo in pratica un progetto per far giocare insieme i bambini ricoverati, che non possono socializzare a causa del COVID.
Gioco insieme ma distanti con il Ponte del Sorriso
Le conseguenze "indirette" della pandemia colpiscono soprattutto i pazienti pediatrici. I bambini, infatti, non solo lasciano la loro casa e la loro quotidianità, non solo devono affrontare la malattia ma, in ospedale, devono anche vivere in isolamento dalla loro famiglia e dagli altri bambini. Nessuna delle tante attività, come la magia, la pet therapy, la musicoterapia, la clown terapia, è attualmente possibile e le limitazioni al gioco, alla creatività e alla fantasia rendono faticosa la degenza.
Il Ponte del Sorriso Onlus si è quindi chiesto: come ricreare quell’atmosfera gioiosa della sala giochi piena di bambini che assistono ad uno spettacolo o partecipano ad un laboratorio?
La tecnologia, per fortuna, può fare la differenza. Ai bambini viene consegnato un tablet e attraverso tre router con SIM, donati da Davide e Luca di Wind 3 di Varese, si crea una connessione su una piattaforma che consente molti collegamenti contemporaneamente. Il Ponte del Sorriso, grazie alle proprie educatrici presenti in reparto, riesce così ad organizzare degli intrattenimenti e far giocare i bambini insieme anche se ognuno nella propria camera.
Gioco a distanza per far incontrare i bambini
La magia, i Supereroi, il teatro Kamishibai, i clown e persino una bella tombolata a premi o altri giochi di società faranno incontrare virtualmente i bambini ricoverati, che potranno interagire tra di loro e con i vari artisti che, di volta in volta, faranno visita ai bambini, anche se a distanza.
Sono già stati ospiti della Pediatria dell’Ospedale Del Ponte, Il Pimpa e i Cuorieroi per Bambini Eroi N.I.D.A, che hanno portato tanta allegria e torneranno ogni settimana.
"Le difficoltà ci sono state - spiega la presidente del Ponte del Sorriso Emanuela Crivellaro - non è stato per nulla facile mettersi in relazione con i bambini attraverso uno schermo e catturare la loro attenzione, ma si è creato comunque un bel momento di condivisione. Jacopo ha potuto intervenire ad entrambi gli appuntamenti, ha ballato con Capitan America, Batman, Superman, altri eroi e persino Babbo Natale, ha imparato alcuni trucchi magici da Il Pimpa che per le ore successive ha mostrato alla mamma, improvvisandosi mago. E poi ha esclamato, felice, all’educatrice 'Ma questo non è un ospedale, è un hotel, anzi un super hotel!'".