Lonate Ceppino

Colpi d'artiglieria in Villa Truffini: l'intervento degli artificieri

Il nuovo proprietario di casa le aveva trovate in un ripostiglio, fra polvere e casse di bottiglie vuote

Colpi d'artiglieria in Villa Truffini: l'intervento degli artificieri
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Case di via Trieste evacuate, mezzi dell’Esercito in paese, Carabinieri a sorvegliare e Protezione Civile a fornire supporto degli artificieri intervenuti giovedì per mettere in sicurezza, recuperare e far brillare due granate d'artiglieria della Prima Guerra Mondiale.

Lonate, colpi d'artiglieria in Villa Truffini

A bordo dei mezzi mimetici, i militari del Decimo Reggimento del Genio Guastatori di Cremona comandato dal Tenente Colonnello Vincenzo Criscuolo. Un intervento necessario dopo che alcune settimane all’interno della "Ex Casa del Podestà", dimora antica acquistata nei primi decenni del ‘900 dall’allora podestà Giuseppe Truffini (dal quale prese il nome con cui è conosciuta oggi, Villa Truffini) per i suoi ricevimenti istituzionali, sono state rinvenute quelle che, a un primo occhio inesperto, erano sembrate due "bombe".

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artificieri in villa truffini a lonate ceppino

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A trovarle il nuovo proprietario che si stava preparando per gli interventi di ristrutturazione della dimora, del suo vasto parco e dei tesori architettonici che contiene, come la torretta neogotica affacciata sulla Valle Olona.

I due ordigni erano adagiati a terra all’interno di un ripostiglio, sotto strati di polvere e fra casse di bottiglie.

Messa in sicurezza

Immediatamente, il proprietario di casa di era rivolto ai Carabinieri per denunciare il ritrovamento, dando il via a tutti i protocolli del caso. Informative alla Prefettura, all'Esercito e chiaramente al Comune. Nelle scorse settimane, gli artificieri erano già stati sul posto per dei sopralluoghi necessari a capire come intervenire al meglio e per la prima messa in sicurezza dei due oggetti e dell’area.
Giovedì mattina, le operazioni finali alla presenza anche del sindaco Clara Dalla Pozza.

I due ordigni

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Precisamente, si trattava di due granate d’artiglieria calibro 210mm, munizioni di fabbricazione italiana (Ansaldo) degli obici usati dal Regio Esercito per i contesti di assedio nel Primo Conflitto Mondiale, con caricamento ad alto esplosivo.

Due pezzi da museo, forse usati in passato come "elementi d’arredo", dato che qualcuno a Lonate se li ricorda, decenni fa, posizionati ai lati del portone, o comunque come oggetti da collezione.

Fatto sta che lì non potevano rimanere, dato l’evidente rischio. Intorno alle 11.30 le squadre degli artificieri sono arrivate sul posto e hanno avviato le operazioni propedeutiche allo spostamento dei due colpi d’artiglieria, messi in sicurezza e caricati sui loro mezzi, diretti a Torba dove sono stati fatti brillare.

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