Valle Olona

Claudio Arici nuovo Direttore Sanitario dell'Asst Valle Olona

L'infettivologo subentra alla Dottoressa Paola Giuliani, ora in forza all’ASST Gaetano Pini –CTO

Claudio Arici nuovo Direttore Sanitario dell'Asst Valle Olona
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Si chiama Claudio Arici, ha 64 anni e origini bergamasche, è medico infettivologo, proviene dall’ASST Melegnano Martesana, dove ricopriva il ruolo di Direttore sociosanitario. Da lunedì 10 maggio 2021 è il nuovo Direttore sanitario dell’ASST Valle Olona. Subentra alla Dottoressa Paola Giuliani, ora in forza all’ASST Gaetano Pini –CTO.

Claudio Arici nuovo Direttore Sanitario dell'Asst Valle Olona

I primi giorni sono serviti per visitare i Presidi e incontrare i professionisti sanitari. Ieri la presentazione del neo-Direttore al Collegio di Direzione e alla stampa.

Il dottor Arici ha spiegato le premesse del suo operare: “Le sfide si affrontano in team, senza la squadra non si va da nessuna parte. La pandemia ci ha insegnato la flessibilità: dobbiamo offrire le migliori risposte in uno scenario che può mutare di settimana in settimana, che non conosciamo e non possiamo prevedere. Dobbiamo ascoltare e supportare sempre i nostri professionisti sanitari: li sto incontrando in questi giorni in corsia, nei loro ambienti di lavoro, voglio conoscere da vicino gli spazi in cui operano. Ho percepito una grandissima voglia di ripartire. Molti slanci. Nessun direttore deve lasciare il professionista in una situazione di disagio, sarebbe assai grave, dobbiamo sempre essere al loro fianco, in ogni momento. Così come i cittadini che domandano salute: le persone hanno bisogno di entrare in un percorso di cura tutelato. Non devono andare a cercare l’ufficio qui o l’ambulatorio là. Dobbiamo farci carico della multidimensionalità dei loro bisogni”.

la Direzione strategica ASST Valle Olona
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claudio arici

il dottor Claudio Arici
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claudio arici

il Direttore sanitario Claudio Arici
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claudio arici

Il pensiero sull'Ospedale Unico

Sono giorni esplorativi, per lui, di familiarizzazione.

“Dobbiamo ridisegnare una nuova medicina. Oggi affrontiamo patologie multiple con un approccio multidisciplinare. Non esistono più monadi, spazi esclusivi, rigidità, presunzioni. So che il futuro ci proietterà verso l’Ospedale unico, e vi dico che è una progettualità che condivido. Il nuovo Ospedale potrà massimizzare le potenzialità di cura, massimizzando la flessibilità delle risposte. Perché questa pandemia ci insegna ogni giorno”.

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