Cinghiali nel Parco Pineta, centopercentoanimalisti contro i sindaci che vogliono l'abbattimento

"Non hanno mai aggredito umani: l'emergenza sicurezza non esiste".

Cinghiali nel Parco Pineta, centopercentoanimalisti contro i sindaci che vogliono l'abbattimento
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Parco Pineta: gli animalisti annunciano che renderanno la vita difficile ai politici che vogliono la strage dei cinghiali.

Cinghiali, no alla strage voluta dai sindaci

Centopercentoanimalisti prende posizione dopo le dichiarazioni del sindaco di Locate Varesino sulla presenza dei cinghiali all’interno del Parco Pineta. “I politicanti e amministratori locali del Varesotto insistono con la richiesta di sterminio dei cinghiali che vivono nel Parco Pineta. In prima linea il sindaco di Locate Luca Castiglioni e qualche suo collega, ai quali si aggiunge Mario Clerici, presidente del parco. Che, anche se un parco naturale dovrebbe essere un rifugio per gli animali, si vanta di aver sterminato nell’anno in corso 200 Cinghiali con i suoi “volontari” (squadroni della morte?). I motivi addotti sono sempre gli stessi: il più intelligente? “sono troppi”. Poi sono pericolosi, emergenza sicurezza”.

“Sono pericolosi, vanno abbattuti”

Gli animalisti segnalano inoltre che a riprova della pericolosità dei cinghiali sono stati citati due episodi: “Secondo quanto riferito dai politici della zona una signora se ne è trovato un gruppo in giardino, tanto pericolosi che se ne sono andati via senza far danni – si legge nel comunicato degli animalisti – E un motociclista ne ha investito uno, finendo all’ospedale. Ci chiediamo cosa sarebbe successo se il motociclista, anziché un animale, si fosse trovato davanti un ciclista, un podista, una mamma col figlio in passeggino. A parte i ridicoli pretesti degli sterminatori, ricordiamo che i cinghiali lì ci sono perché rilasciati dai cacciatori, per potersi divertire ad ammazzarli. Quindi il conto di eventuali danni spetta alle associazioni venatorie. E invece si vuol risolvere il “problema” uccidendoli. Oltre al non piccolo business derivante dalla vendita della carne. In nessun caso questi cinghiali hanno aggredito umani: emergenza sicurezza non esiste; si deve imparare a convivere con le altre specie animali, rispettandole nel poco spazio che abbiamo lasciato loro”.

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