Natura in città

Cervi "a passeggio" per Marnate, le Gev: "Nessun allarme ma siate prudenti"

Si stavano spostando da un bosco all'altro quando si sono trovati sulle strade della città, sotto lo sguardo incuriosito e spaventato di passanti e residenti

Cervi "a passeggio" per Marnate, le Gev: "Nessun allarme ma siate prudenti"
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I cervi sono già una sorpresa nei boschi, figurarsi quando li si trova a bordo strada in centro: è successo nel fine settimana a Marnate. Nessun allarme "invasione": capita vivendo a ridosso di grandi aree boschive.

Cervi a spasso per Marnate

Due esemplari, anche di una certa dimensione, di corsa per le strade di Marnate, confusi e spaventati dal passaggio delle auto e immortalati da passanti e residenti increduli. Una passeggiata particolare quella di due cervi nei fine settimana, che si sono ritrovati lontano dai boschi e dal loro habitat e in mezzo al cemento delle case e sull'asfalto delle strade.

Un evento raro, che non deve destare preoccupazione, a differenza di altri simili che hanno visto protagonisti i cinghiali nell'ultimo anno "complice" il primo lockdown totale.

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Le Gev: "Siate prudenti ma nessun allarme"

A fare un po' di chiarezza e tranquillizzare i residenti di hanno pensato le Guardie Ecologiche Volontarie (Gev) dei PLIS Insubria Olona:

Comprendiamo lo stupore e lo scalpore suscitato dall'avvistamento dei due esemplari di cervo a Marnate e onde evitare interpretazioni e convinzioni errate vorremmo fornire alcuni chiarimenti.

I paesi della Valle Olona sono interessati da aree verdi in parte sottoposti a forme di tutela (cioè Parchi, nel dettaglio PLIS acronimo di Parchi Locali di Interesse Sovracomunale) che fungono anche da "corridoi ecologici" all'interno di un contesto piú ampio (rete ecologica Regionale in primis).

Risulta evidente quindi che all'interno di questa rete la fauna selvatica trova "corsie preferenziali" in cui muoversi. Da qualche anno infatti abbiamo osservato proprio l'insediamento (o forse sarebbe meglio dire il ritorno) di esemplari di cervo, dapprima verso NORD e ora spingendosi sempre più verso SUD. Si tratta quindi di un fenomeno naturale, non sono animali immessi o fuggiti da allevamenti, sono animali protetti (non cacciabili quindi, se non all'interno di un prelievo venatorio controllato, dopo un preciso censimento).

Possiamo confermare che alcuni esemplari sono ormai stanziali in alcune zone, mentre altri sono esemplari che semplicemente si spostano (sfruttando appunto questi corridoi) tra aree di tutela più elevate, come ad esempio il vicino Parco Regionale della Pineta di Appiano e Tradate.

Allo stato attuale il fenomeno non deve comunque destare allarmi, ma invitiamo tutti alla massima prudenza quando si percorrono le strade in aree boscate, specialmente nelle ore notturne, rispettando i limiti di velocità come indicato dalla segnaletica di "Presenza Fauna Selvatica". La fortuna di vivere in zona con presenza di "verde" ci deve rendere consapevoli dell'importanza di convivere con chi "abita" di diritto in queste aree naturali.

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