Celebrazione messe a Saronno l’intervista al Prevosto

Celebrazione messe a Saronno l’intervista al Prevosto
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Don Armando Cattaneo, intervistato da Massimo Tallarini, illustra come si tornerà a messa da lunedì.

Celebrazione messe il Prevosto spiega come si farà

Si torna a messa, da lunedì 18 maggio, ma con accorgimenti per la sicurezza di tutti. A spiegare le novità e quali saranno le regole da seguire è il prevosto, don Armando Cattaneo, intervistato in questa occasione dal diacono Massimo Tallarini.

L’intervista

Don Armando, da lunedì 18 maggio riprenderanno le Messe in tutta la città?
Verranno celebrate nelle 6 chiese parrocchiali e in S. Francesco, che è bella grande. Non si aprirà ai fedeli la cappella delle suore in via Cavour, la cascina Colombara, l’ospedale e le cappelle di S. Agnese e di Padre Monti.
Vi saranno delle norme sui posti a sedere?
Il numero dei posti in ogni chiesa (abbondando sulle distanze) sono certificati dai tecnici parrocchiali. Dopo la prima domenica si faranno le valutazioni in base a ciò che si osserva. Chi vorrà andare a Messa troverà gli ingressi alla chiesa contingentati; all'esterno di ogni chiesa sarà affisso un cartello con l’indicazione del numero massimo di partecipanti consentito. Quindi, arrivati a quel numero, chi fosse ancora fuori dovrà prenderne atto e non entrare. Chi ha una temperatura corporea pari o superiore a 37,5° o presenta sintomi influenzali non potrà uscire di casa. Noi non siamo tenuti a misurare la temperatura a chi entra. Bisogna che ciascuno si prenda la sua responsabilità grave.
Come si distribuiranno i fedeli in chiesa?
Ogni posto utile sarà segnalato con un adesivo numerato, quindi saremo a distanza gli uni dagli altri. In chiesa le normative prevedono almeno un metro, ma noi abbiamo preferito avere qualche posto in meno, ma alla distanza di circa un metro e mezzo. Sarà obbligatorio accedere con la mascherina. Non vi saranno né foglietti, né altri sussidi cartacei, perché ogni cosa che viene toccata va poi igienizzata!
Anche lo scambio di pace sarà sospeso?
Non del tutto, solo potrà avvenire con un cenno del capo o della mano o con un sorriso dietro la mascherina!
Per l’ingresso e l’uscita come intendete regolarvi?
Nell’afflusso e nel deflusso facciamo con calma e teniamo la distanza di almeno un metro e mezzo. Ci saranno dei volontari, che aiutano il distanziamento e che devono essere rigorosamente rispettati. Bisognerà evitare ogni forma di assembramento all’ingresso e soprattutto all’uscita. Quindi non ci si potrà salutare come si faceva prima o fermarsi alla fine a condividere... Era bello, ma questo è ancora molto pericoloso e comunque non permesso.
Per la distribuzione della comunione cosa prevedete?
Chi distribuirà la Comunione dovrà igienizzare le mani e indossare un guanto monouso e mascherina, avendo cura di non venire mai a contatto con le mani dei fedeli. Sarà il sacerdote o il ministro a passare tra i fedeli a distribuire la comunione, che si potrà rigorosamente ricevere solo sulle mani.
Sono limitazioni notevoli.
Questi limiti non sono piacevoli, ma il senso di responsabilità spinge a godere anche di questo “ritorno” non ancora pieno. Non è ancora il radunarsi festoso dell’assemblea domenicale, eppure siamo aiutati come non mai a vivere l’Eucaristia come dono di sé per il bene di tutti!
I posti limitati non permetteranno a tutti di partecipare alla Domenica alla Messa.
Alcune persone che ho sentito in questi giorni hanno per esempio deciso di lasciare spazio ad altri, frequentando magari le Messe durante la settimana, che ovviamente hanno minore afflusso; tutti potremo comunque proseguire ad ascoltare o vedere la Messa per radio dalla Prepositurale.
Quindi continuerete a trasmettere anche via radio o streaming come in questi mesi?
Certamente. Grazie alla radio della nostra comunità, RadiorizzontiInBlu, chi preferisce restare a casa (lo consiglierei agli anziani perché sono le persone più a rischio) o lasciare il posto a qualcun altro può seguire le celebrazioni dalla Prepositurale via radio (fm 88 o canale 880 del televisore/canali radio) o in video su www.radiorizzonti.org: i giorni feriali alle 8.25, la vigiliare del sabato alle 18, la domenica alle 10 e alle 18. Sarà bello anche continuare a vivere la celebrazione da casa per ora, in quella dimensione familiare che molti hanno riscoperto e apprezzato in questi mesi! La Chiesa ci assicura che il precetto è assolto anche da chi celebra la messa con la radio o in “streaming” e anche partecipando a una messa feriale, in qualsiasi giorno della settimana.
Per l’igienizzazione delle chiese, visto l’afflusso dei fedeli, come vi comporterete?
La Ditta Saneco, consulente delle Parrocchie per la sicurezza sui posti di lavoro, si è occupata di predisporre e comunicare ad ogni chiesa aperta il protocollo di igienizzazione, la formazione dei volontari mediante video e la direzione del Comitato di controllo, che abbiamo costituito. Si avrà cura che le Messe festive abbiano breve durata per permettere la igienizzazione prima della messa successiva. Le acquasantiere rimarranno vuote. Dopo ogni celebrazione le sedie e le panche saranno igienizzate. Per questi motivi pratici si è deciso che per ora, in Santuario, si chiuderà la cancellata perché nessuno vada dietro l’altare dalla Madonna al termine della Messa. Era un’abitudine consolidata, ma lì gli spazi sono troppo ristretti per potervi accedere in sicurezza.
Per la raccolta delle offerte come farete?
Non potendo usare il metodo tradizionale, per le offerte ci saranno vari recipienti all’ingresso, dove porre quanto ciascuno potrà, tenendo conto che anche le Parrocchie in questo periodo non hanno ricevuto nulla, dal 23 febbraio ad oggi.
Riprenderanno anche le Confessioni?
Le Confessioni non si sono mai interrotte del tutto. Ci si potrà confessare, ma il sacerdote non sarà nei confessionali chiusi bensì in un luogo areato della chiesa, mantenendo la distanza prevista e indossando la mascherina. Sarebbe buona cosa chiamare prima il sacerdote sul cellulare per concordare la confessione.
Non diventerà complicato anche partecipare alla Messa?
Certamente avvertiamo il rischio che queste misure, pur necessarie, non aiutino a vivere la bellezza dell’Eucaristia. Ma dobbiamo vedere il lato buono ed essere contenti perché riprendiamo a celebrare insieme. Già questo è un dono per il difficile periodo in cui siamo immersi. Non pretendiamo condizioni ideali, che del resto la Chiesa non ha mai avuto nella storia. Difficoltà e persino persecuzioni la Chiesa le ha sempre avute. Le difficoltà dovrebbero far emergere la forza delle nostre convinzioni! Invito semplicemente a vivere questi giorni nella gratitudine a Dio perché forse stiamo con pazienza riprendendo a poco a poco e sia come uomini che come cristiani possiamo imparare tanto da questo passaggio stretto della storia!

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