Cattivi odori, iniziato il processo contro due aziende della Bassa Comasca
La seconda udienza sarà il 16 settembre; Turate, Gerenzano e Cislago si sono costituiti parte civile.
Cattivi odori, si è tenuta lunedì scorso la prima udienza dibattimentale del procedimento giudiziario partito dopo le indagini sulla diffusione di odori molesti sul territorio turatese, della Bassa Comasca e del Saronnese.
Cattivi odori, iniziato il processo contro due aziende della Bassa Comasca
Come già scritto su La Settimana, il Comune di Turate, insieme a quelli di Gerenzano e Cislago, si è costituito parte civile ed è disponibile per presentare ogni elemento e testimonianza utile per fare chiarezza su questa vicenda fastidiosa che dura ormai da decenni. Per il prossimo appuntamento giudiziario c’è però ancora del tempo, perché la seconda udienza si svolgerà il 16 settembre. Inizia però già a intravedersi qualcosa di concreto dopo le lamentele esasperate dei cittadini, che durano ormai da più di trent’anni. La svolta si è infatti avuta con la decisione della prima Amministrazione Oleari di presentare un esposto in Procura dopo le numerose segnalazioni di protesta ricevute dai cittadini e anche varie interrogazioni consiliari presentate sul tema. Dall’esposto sono partite le indagini e due aziende del territorio della Bassa Comasca sono state iscritte sul registro degli indagati, operazione che ha portato a lunedì scorso con la prima udienza del processo sulle molestie olfattive. I Comuni di Turate, Gerenzano e Cislago hanno poi siglato un accordo per incaricare un avvocato che possa rappresentare in sede processuali le istanze dei tre enti locali, che si sono costituiti parte civile.
I commenti dei sindaci
Nelle scorse settimane i sindaci di Gerenzano e Cislago, Ivano Campi e Gianluigi Cartabia (ora sostituito da un commissario prefettizio) avevano già commentato i motivi della loro decisione, mentre il sindaco di Turate Alberto Oleari aveva precisato: «L’azione legale che abbiamo intrapreso ha lo scopo di dare una risposta concreta ai cittadini che, dopo ben 40 anni, hanno il diritto di vivere in paesi dove l’aria non sia maleodorante. Per fortuna è già stato dimostrato come le molestie non siano anche nocive per la salute, ma comunque rappresentano un disagio che va risolto per il bene della collettività».