Carne accatastata su superfici sporche: sequestrata una tonnellata di prodotti alimentari
Sanzioni per migliaia di euro a un grossista italiano e un commerciante pakistano.
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, nei giorni scorsi, in diversi interventi, hanno sottoposto a sequestro otto quintali di carne in cattivo stato di conservazione, oltre 10mila prodotti M.O.C.A. (materiali e oggetti a contatto con gli alimenti) e 2 quintali di prodotti alimentari, privi delle dovute indicazioni di origine e provenienza. Gli interventi, condotti dai “Baschi Verdi” della Compagnia di Como, unitamente a personale dell’A.T.S. Insubria, nei confronti di due esercizi commerciali di Cantù e Como, si inseriscono nell’ambito delle quotidiane attività di controllo economico del territorio.
Sequestrata una tonnellata di prodotti alimentari: carne accatastata su superfici sporche
In particolare, le Fiamme Gialle lariane, nel corso di un primo accesso, presso un commerciante all’ingrosso di origine italiana, hanno sequestrato oltre 10.000 prodotti M.O.C.A., ovvero materiali e oggetti a contatto con gli alimenti, privi delle informazioni obbligatorie relative alle condizioni di produzione e confezionamento. Il responsabile è stato segnalato all’A.T.S. competente per territorio, per l’applicazione delle previste sanzioni amministrative che oscillano da un minimo di 5.000 a un massimo di 40.000 euro.
Nel corso di un secondo accesso, presso un venditore di alimenti etnici di origine pakistana, i “Baschi Verdi” hanno rilevato numerose irregolarità concernenti il deposito di carni destinate al consumo umano, accatastate su superfici non idonee come pareti e pavimenti sporchi e confezionate all’interno di “normali” buste in plastica, prive dei requisiti igienico-sanitari. Inoltre, erano presenti carni non confezionate di diversa specie (avicola, cunicola, bovina, caprina e ovina) a diretto contatto tra loro. I “Baschi Verdi” hanno rinvenuto altresì oltre 2 quintali di prodotti alimentari (spezie e frutta secca) nonchè bevande analcoliche, prive delle informazioni obbligatorie relative alle indicazioni di origine e provenienza, in violazione della normativa che disciplina la corretta informazione al consumatore. Al termine delle attività, il titolare di origine pakistana è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria, per il reato di vendita e distribuzione per il consumo di alimenti in cattivo stato di conservazione, nonché segnalato sia all’I.C.Q.R.F. Lombardia (Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agro-Alimentari), per l’applicazione delle previste sanzioni amministrative che, in base al D.Lgs. 231/2017, oscillano da un minimo di 3.000 euro ad un massimo di 24.000 euro, che alla Camera di Commercio di Como – Lecco, per l’applicazione delle ulteriori e conseguenti sanzioni amministrative che, in base al D.Lgs. 206/2005 (“Codice del Consumo”), oscillano da un minimo di 516 euro ad un massimo di 25.823 euro.
Le attività svolte dai “Baschi Verdi” di Como, oltre ad inserirsi nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di sicurezza prodotti, trovano adesione ai profili di polizia economico-finanziaria del Corpo a contrasto delle frodi in commercio, a tutela della concorrenza, del mercato, del consumatore e della salute pubblica.