Emergenza alimentare

Caos pacchi alimentari a Saronno, Banfi: "Servono chiarezza e trasparenza. E scuse"

Il consigliere Banfi torna a chiedere risposte e chiarezza all'Amministrazione

Caos pacchi alimentari a Saronno, Banfi: "Servono chiarezza e trasparenza. E scuse"
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L'ex assessore oggi consigliere indipendente a Saronno Francesco Banfi torna sul "caso" dei pacchi alimentari forniti dall'Amministrazione contro l'emergenza alimentare.

Pacchi alimentari a Saronno, il caos

Date di scadenza, buoni spendibili solo all'Emporio della Solidarietà e prodotti non di libera vendita acquistati e distribuiti. Continuano le discussioni, e le richieste di chiarimenti, in merito ai pacchi alimentari distribuiti dalla Città coi fondi stanziati dal Governo per sostenere nell'emergenza coronavirus le famiglie più in difficoltà. A riaccendere i riflettori sulla vicenda è il consigliere indipendente Francesco Banfi, che replicando all'alzata di scudi dei giorni scorsi da parte dell'Amministrazione e dei responsabili dell'Emporio ricorda che "l'agire secondo carità non pone all'interno di una casta intoccabile, soprattutto quando la stessa viene fatta da enti privati impiegando fondi pubblici".

Ritardi e confusione

Banfi parte dai tempi di consegna estremamente lunghi (l'operazione è ancora in corso nonostante la delibera per l'attivazione del servizio sia stata pubblicata l'8 aprile) e la confusione con la conversione in alcuni casi in buoni spesa, spendibili solo all'Emporio.

"La composizione dei pacchi, il valore, le forme di accesso al contributo statale sono definiti dalla stessa giunta nella delibera 57 - ricorda il consigliere - il pacco non può essere sostituito da un buono anche se di pari valore. Oltre a ciò, per ciascun pacco l'allegato 1 definisce i costi complessivi e unitari oltre la composizione dei nuclei famigliari: ne viene che l'acquisto dovrebbe essere fatto sulla base del numero di pacchi e dei nuclei famigliari indicati dai servizi sociali perciò la spesa sostenuta equivale ad una rendicontazione. Non affronto il conteggio dello sconto che ciascuna associazione ottiene dal proprio fornitore che, comunque, porta ad avere più merci rispetto il valore indicato nella delibera di giunta (l'assessore Tosi ha parlato di sconti fino al 30%). La delibera 57 non contiene il modulo di richiesta informazioni nè i criteri per l'accesso all'aiuto alimentare e nemmeno le azioni successive (mi sarei aspettato almeno un importo di 60mila euro per gli ulteriori 15 giorni di pacco alimentare per completare il mese), ma scopriamo che i costi sarebbero solo indicativi. Tuttavia carta canta".

L'utilizzo dei fondi

Ma l'appunto è anche sull'utilizzo dei 209mila euro ricevuti dalla Protezione Civile, specialmente alla luce della distribuzione di alimenti che, seppur non scaduti, si trovano oltre la data del "consumare preferibilmente entro". Prodotti che un esercizio commerciale ad esempio non potrebbe vendere:

"I 209mila euro statali sono per alimenti 'nuovi', come quelli che troverebbe ciascuno di noi sugli scaffali dei supermercati: non vanno perciò bene le merci a data 'da consumarsi preferibilmente entro' spirata. All'interno del pacco alimentare non vanno nemmeno bene alimenti non commercializzabili derivanti dal sostegno dell'UE: possono essere un surplus, un aiuto aggiuntivo oltre il contenuto del pacco alimentare, mai parte dello stesso".

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Alimenti questi che seppur consumabili in sicurezza non lo sono ovviamente per sempre: anche quelli più a lunga scadenza secondo il Ministero della Salute non andrebbero consumati oltre i 12 mesi da quella data.

"Si chieda scusa"

Conclude Banfi:

"Ad ogni modo, credo che tutto sia riassumibile con una frase: ci sono soldi statali buoni che devono portare alimenti buoni a dei cittadini in difficoltà che stanno attendendo da più di venti giorni. A nome della città di Saronno andrebbero dette alcune parole:
- "scusa" a quei cittadini bisognosi che attendono le inefficienze (comunali e non) o hanno sperimentato un aiuto che è sembrato deludente
- "grazie" ai volontari che mettono impegno, coscienza e amore nel cercare di aiutare i concittadini
- "attenzione" a chi amministra i soldi statali".

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