Campo di canapa a Limido, arrestato un 33enne e denunciati due fratelli
Nei loro moduli abitativi i carabinieri hanno trovato 26 piante "mature", dosi già pronte e il necessario per il confezionamento
E' stato arrestato ieri sera, giovedì 17 settembre, in flagranza di reato B.S., classe '87 e e sono stati denunciati i due fratelli B.A., classe '94 e B.D., classe '84, tutti appartenenti a una famiglia sinti di Limido Comasco: erano loro a coltivare un campo di canapa trovato a Limido.
Campo di canapa a Limido: arresto e denunce per produzione, traffico e detenzione di stupefacenti
Nell’ambito delle attività di contrasto condotte dai militari della Compagnia Carabinieri di Cantù e finalizzate al contrasto delle fenomenologie criminali connesse con i reati predatori e lo spaccio di sostanze stupefacenti, i militari della Stazione Carabinieri di Mozzate, nella serata di ieri, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, B.S., classe 1987 e deferito all’Autorità Giudiziaria i suoi fratelli B.A., classe 1994 e B.D., classe 1984, tutti appartenenti alla famiglia di nomadi sinti residente a Limido Comasco, per il reato di produzione, traffico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Coltivazione lungo la via del Montebello
Il culmine dell’attività di indagine è stato raggiunto nel corso della serata di ieri, quando i militari della Stazione di Mozzate, nel corso di un servizio di osservazione, hanno proceduto all’arresto di B.S. nel mentre si introduceva in un campo, sito in Limido Comasco lungo la via consorziale del Montebello, adibito alla coltivazione di piante di marijuana.
L’immediato intervento dei militari, approfondendo le ricerche, ha permesso di accertare l’effettiva presenza di piante di canapa indiana e di identificare i responsabili dell’illecito.
In casa 26 piante e dosi pronte
Le operazioni non si concludevano qui, poiché le perquisizioni, oltre che sulla persona, venivano estese nei loro rispettivi moduli abitativi, dove si rinvenivano diverse dosi di sostanze stupefacenti suddivise in hashish da 2,5 grammi e di marijuana da 2,2 grammi, infiorescenza di canapa per un peso complessivo di 381 grammi, 4 bilancini e materiale per il confezionamento, 26 piante di canapa indiana dell’altezza compresa tra cm 130 e cm 230 e concime chimico e materiale specifico per la coltivazione illegale.
Le operazioni, dunque, si concludevano con l’arresto di B.S. che veniva associato alla casa circondariale di Como in attesa di giudizio di convalida. I due fratelli, invece, sono stati denunciati in stato di libertà in concorso nelle illecite attività di cura e produzione della piantagione di canapa indiana.